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Greggio, Brent verso quota 69 dollari, focus su riduzione offerta

Pompe petroifere davanti a una piattaforma di perforazione in un giacimento petrolifero a Midland, Texas,

LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio vanno verso quota 69 dollari, con gli investitori concentrati sulla possibilità di una riduzione dell'offerta dovuta alle conferme dei tagli alla produzione dell'Opec+, mentre crescono le speranze per una ripresa della domanda.

Alle 10,50 il Brent sale di 43 centesimi, o 0,67%, a 68,65 dollari a barile, mentre i futures sul greggio Usa guadagnano 41 centesimi, lo 0,61%, a quota 65,47.

Nella giornata di ieri il Brent aveva toccato quota 71,38 dollari, i massimi dall'8 gennaio 2020, mentre il greggio Usa era arrivato a 67,98 dollari a barile, il massimo da ottobre 2018.

"Con una carenza di offerta strutturale nel mercato fisico, qualsiasi calo nei prezzi del petrolio ha buone probabilità di attirare l'attenzione dei compratori", ha detto Jeffrey Halley, del broker Oanda.

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I prezzi sono saliti anche grazie alle attese di una ripresa economica, dopo che il Senato Usa ha approvato un pacchetto di aiuti da 1.900 miliardi di dollari, controbilanciando così l'apprezzamento del dollaro, che tende in genere a comprimere la domanda di materie prime.

Il piano di aiuti dovrebbe fornire abbastanza risorse per alimentare una ripresa economica Usa "molto forte" secondo quanto affermato ieri dal segretario del Tesoro Janet Yellen. La Camera dei Rappresentanti deve ancora approvare il piano.

Giovedì scorso, Opec, Russia e gli altri alleati, gruppo noto come Opec+, hanno deciso di mantenere in vigore in larga parte i tagli alla produzione, scatenando un nuovo rally dei prezzi.

Come ulteriore supporto ai prezzi, l'attesa che le riserve di greggio Usa calino. Il primo report della settimana, dall'American Pertroleum Institute, è in calendario alle 22,30.

(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613)