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Greggio in calo ma Wti verso guadagno mensile record, Brent maggior rialzo da 1999

Un giacimento petrolifero a Karnes County, in Texas, 18 maggio 2020

LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio sono in netto ribasso, penalizzati dalla debole domanda di carburante degli Stati Uniti, dai timori di una seconda ondata di contagi da coronavirus in Corea del Sud e dall'inasprimento delle relazioni Usa-Cina, sebbene siano ancora indirizzati verso forti guadagni mensili.

Intorno alle 12,15, i futures sul Brent per consegna luglio cedono 94 centesimi, ovvero il 2,66%, a 34,35 dollari al barile, mentre il contratto di agosto -- più scambiato -- perde 1,11 dollari, ovvero il 3,1%, a 34,92 dollari. Il greggio Usa (Wti) cede 88 centesimi, ovvero il 2,61%, a 32,83 dollari al barile.

Entrambi i benchmark dovrebbero chiudere la settimana in perdita ma grazie ai rialzi delle precedenti settimane si prospetta il miglior mese da vari anni sulla scia dei tagli alla produzione e dell'ottimismo per una ripresa della domanda.

Il greggio Usa è indirizzato a registrare un guadagno mensile record del 72% a maggio mentre il Brent dovrebbe registrare un incremento del 35% che sarebbe il più marcato da marzo 1999.

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I dati di ieri dell'Energy Information Administration (Eia) mostrano che le scorte statunitensi di greggio e distillati sono salite bruscamente la scorsa settimana. La domanda di carburante rimane debole nonostante vari stati stiano revocando le restrizioni ai viaggi imposte per porre freno alla pandemia da coronavirus, secondo gli analisti.

I trader guardano all'esito dei colloqui sui tagli alla produzione tra l'Opec e i suoi alleati, tra cui la Russia (gruppo noto come Opec+) che si terranno nella seconda settimana di giugno.

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