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Greggio in calo, nuovi casi coronavirus eclissano ripresa domanda

Pompe per l'estrazione di petrolio in funzione al tramonto a Midland

LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio sono in calo su timori di una nuova ondata di contagi Covid-19 e un conseguente inasprimento delle misure di lockdown possano ostacolare la ripresa della domanda globale -- proprio mentre i principali produttori incrementano l'offerta.

Alle 12,50 i futures sul greggio Usa cedono 60 centesimi (1,5%) a 40,41 dollari il barile, mentre i futures sul Brent perdono 62 centesimi (1,4%) a 43,53 dollari.

"Le notizie provenienti dall'Asia e dall'Europa alimentano i timori che la crisi dei contagi non sia limitata solamente agli Stati Uniti e al Brasile, ma anche nel resto del mondo attraverso una seconda ondata" osserva Paola Rodriguez Masiu di Rystad Energy.

Un ulteriore segnale della zoppicante ripresa della domanda arriva dalle previsioni relative alle riserve di prodotti raffinati negli Usa che, secondo stime preliminari di analisti intervistati da Reuters, sarebbero in aumento, in attesa dei dati Api previsti per oggi e quelli Eia che verranno pubblicati domani.

Nel frattempo i membri dell'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio e i loro alleati, gruppo conosciuto come Opec+, hanno deciso di incrementare la produzione questo mese, con un aumento delle forniture pari a 1,5 milioni di barili al giorno. Anche negli Stati Uniti è prevista la ripresa della produzione precedentemente interrotta.