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Greggio in calo, produttori e raffinerie Usa resistono a impatto uragano

Il porto di Houston, Texas, 5 maggio 2019

LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio viaggiano in territorio negativo dopo che l'uragano Laura ha attraversato il cuore dell'industria petrolifera statunitense in Louisiana e in Texas senza provocare danni diffusi alle raffinerie.

Intorno alle 11, i futures sul greggio Brent di ottobre, in scadenza oggi, cedono 12 centesimi a 44,97 dollari al barile.

Il greggio Usa (Wti) perde 16 centesimi a 42,88 dollari al barile.

L'uragano Laura, da quando è stato declassato a depressione tropicale, si è abbattuto sulla Louisiana all'inizio della giornata di ieri con venti a 150 miglia all'ora (240 km all'ora).

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In vista della calamità, i produttori statunitensi hanno interrotto la produzione per 1,56 milioni di barili al giorno (bpd), pari all'83% della produzione del Golfo del Messico, mentre nove raffinerie hanno messo in stop circa 2,9 milioni di barili al giorno, ovvero il 15% della capacità di lavorazione degli Stati Uniti.

Nella tarda serata di ieri, il porto di Houston, il principale hub di esportazione di greggio degli Stati Uniti con circa 600.000 bpd di spedizioni, era in fase di riapertura alle spedizioni commerciali.

Le chiusure anticipate di Houston Port, Beaumont e Port Arthur avrebbero dovuto ridurre la capacità di esportazione del greggio per via marittima di quasi 1 milione di barili al giorno, secondo le stime della società di intelligence Kpler formulate sulla base dei dati medi degli ultimi quattro mesi.

Nel panorama della raffinazione, Motiva Enterprises si prepara a riavviare oggi la raffineria da 607.000 bpd del gruppo con sede a Port Arthur, in Texas, la più grande degli Stati Uniti, mentre EXXON MOBIL CORP si appresta a rimettere in moto le unità della raffineria texana Beaumont da 369.024 bpd.