Greggio in calo su aumento timori domanda, produzione Libia
LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio sono in ribasso sui timori per la battuta d'arresto della ripresa economica globale e il crollo della domanda di carburante, dopo che la Libia ha segnalato che metterà fine al blocco durato mesi e riprenderà la produzione, aumentando così l'offerta sul mercato.
Intorno alle 11,20, i futures sul Brent cedono 37 centesimi, ovvero lo 0,37%, a 39,46 dollari al barile, mentre il greggio Usa (Wti) perde circa 40 centesimi, ovvero l'1,04%, a 36,94 dollari al barile.
Entrambi i contratti hanno archiviato la scorsa settimana in ribasso, perdendo terreno per la seconda settimana consecutiva.
In Libia, il comandante Khalifa Haftar si è impegnato a porre fine a un blocco degli impianti petroliferi che dura da mesi, una mossa che farà aumentare le forniture sul mercato, sebbene non sia chiaro se i giacimenti petroliferi e i porti riprenderanno l'operatività.
L'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec) e gli alleati, gruppo noto come Opec+, si riunirà il 17 settembre per discutere del rispetto dei forti tagli alla produzione, sebbene gli analisti non si aspettino ulteriori riduzioni.
Nel frattempo, la tempesta tropicale Sally ieri si è rafforzata nel Golfo del Messico a ovest della Florida ed è ora destinata a diventare un uragano di categoria 2. La tempesta sta interrompendo la produzione di petrolio per la seconda volta in meno di un mese dopo che l'uragano Laura si è abbattuto sull'area.
In genere il petrolio sale quando la produzione viene interrotta, ma con l'aggravarsi della pandemia di coronavirus i timori legati alla domanda sono in primo piano, mentre le forniture globali continuano a salire. Gli Stati Uniti sono il maggior consumatore e produttore mondiale di petrolio.