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Greggio in calo su debolezza domanda cinese, mercato attende tagli Opec+

Il logo dell'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (OPEC) presso la sede di Vienna, Austria.

LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in calo, penalizzati dalla debolezza della domanda cinese sulla scia dell'epidemia di coronavirus e con gli operatori in attesa di vedere se la Russia si unirà ad altri produttori propensi ad ulteriori tagli alla produzione.

Il greggio ha perso oltre il 20% dal picco di gennaio dopo che l'epidemia di coronavirus ha colpito la domanda del maggiore importatore mondiale, alimentando timori di un eccesso delle forniture.

Intorno alle 11,35 italiane, il Brent cede 45 centesimi a 54,02 dollari al barile, mentre il greggio leggero Usa scambia in ribasso di 40 centesimi a 49,92 dollari al barile.

I timori sull'offerta non sono stati alleviati venerdì quando la Russia ha detto di aver bisogno di più tempo per valutare la raccomandazione di una commissione tecnica che ha consigliato all'Opec e ai suoi alleati di effettuare ulteriori tagli alla produzione per 600.000 barili al giorno.

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Il ministro del petrolio algerino Mohamed Arkab ha detto ieri che la commissione ha suggerito ulteriori tagli alla produzione fino alla fine del secondo trimestre.

Il ministro russo dell'energia Alexander Novak ha detto che Mosca necessita di più tempo per valutare la situazione, aggiungendo che l'aumento della produzione di greggio statunitense rallenterà e che la domanda globale è ancora solida.

I trader temono che i tagli proposti non siano sufficienti per contenere l'offerta sui mercati mondiali.