Greggio in corsa per chiudere il mese in positivo su sostegno dollaro
LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in rialzo e sono impostati per chiudere il mese con segno positivo, favoriti dal dollaro debole a causa dei persistenti timori riguardo alla ripresa dell'economia degli Stati Uniti, in un quadro in cui il coronavirus sta danneggiando la maggiore economia mondiale e primo Paese per consumo di petrolio.
Alle 11,50 i futures sul Brent guadagnano 34 centesimi, o lo 0,8%, a 43,28 dollari al barile. Ieri il Brent ha chiuso a -1,9% dopo aver registrato i minimi dal 10 luglio.
I futures sul greggio Usa avanzano di 23 centesimi, o lo 0,6%, a 40,15 dollari al barile dopo aver ceduto il 3,3% nella sessione di ieri, anche in questo caso dopo aver registrato i minimi dal 10 luglio.
Il Brent è sulla strada per chiudere il quarto mese consecutivo in territorio positivo, mentre il greggio Usa è impostato per registrare il terzo guadagno mensile, in un quadro in cui entrambi i contratti stanno recuperando terreno dal crollo registrato ad aprile, quando gran parte del mondo era in lockdown.
Il dollaro ha esteso il suo drammatico calo ed è indirizzato verso la maggiore flessione mensile degli ultimi dieci anni dopo che ieri sono stati diffusi i dati sul Pil Usa, crollato del 32,9% su base annuale -- maggiore flessione dell'inizio delle rilevazioni nel 1947.
Gli investitori impiegano solitamente le materie prime denominate in dollari come porti sicuri quando la valuta si indebolisce e viceversa.
I margini di raffinazione indeboliti in tutto il mondo, il calo della domanda di petrolio da parte della Cina e le ingenti scorte scorte di greggio esercitano una forte pressione sui prezzi secondo Keshav Lohiya, Ceo di consultancy Oilytics.