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Greggio debole su eccesso offerta, prospettive produzione

LONDRA (Reuters) - Quotazioni in discesa per il petrolio mentre si affievoliscono i timori di un'escalation delle tensioni in Medio Oriente e l'attenzione del mercato torna a concentrarsi sulla persistente sovrabbondanza dell'offerta.

I volumi di scambio sono oggi sottili a causa della festività del Thanksgiving negli Usa.

Le preoccupazioni per l'abbattimento del jet russo da parte delle forze turche lo scorso lunedì, e dunque i rischi che le crescenti tensioni geopolitiche possano colpire la produzione in Medio Oriente, hanno spinto al rialzo i prezzi del greggio nella settimana.

Da ieri, tuttavia, questi timori sono rallentati e non sono riusciti a scalfire la convinzione che la produzione globale rimmarrà su livelli elevati anche in un contesto di crescita delle scorte.

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Pesa anche il dollaro più forte in quanto il greggio diventa più costoso per i possessori di altre valute.

L'Opec è inoltre determinata a mantenere i livelli di produzione per difendere le quote di mercato, mettendo in allarme alcuni dei membri più deboli del gruppo preoccupati che i prezzi possano crollare verso i 20 dollari.

Alle 12,45 circa il futures sul Brent perde 56 centesimi a 45,61 dollari il barile.

Il futures sul greggio Usa cede 15 centesimi a 42,89 dollari dopo il rialzo di ieri quando ha beneficiato anche dell'accumulo inferiore alle attese delle scorte settimanali evidenziate dai dati Eia e dal calo del numero delle piattaforme in attività.