Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 1 hour 35 minutes
  • Dow Jones

    37.753,31
    -45,66 (-0,12%)
     
  • Nasdaq

    15.683,37
    -181,88 (-1,15%)
     
  • Nikkei 225

    38.016,73
    +54,93 (+0,14%)
     
  • EUR/USD

    1,0680
    +0,0006 (+0,05%)
     
  • Bitcoin EUR

    57.778,29
    -2.375,18 (-3,95%)
     
  • CMC Crypto 200

    885,54
    0,00 (0,00%)
     
  • HANG SENG

    16.395,48
    +143,64 (+0,88%)
     
  • S&P 500

    5.022,21
    -29,20 (-0,58%)
     

Greggio estende perdite su possibili vendite riserve strategiche Usa

LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in forte calo ed estendono le perdite registrate ieri, con gli Stati Uniti che valutano di vendere petrolio dalle riserve strategiche e la Russia che afferma di essere pronta a stabilizzare il mercato del gas naturale.

Alle 12,10 i futures sul Brent cedono 63 centesimi, o lo 0,77%, a 80,46 dollari al barile, dopo essere scesi ai minimi di sessione di 79,08 dollari. I futures sul greggio Usa cedono 1 dollaro, o l'1,3% a 76,42 dollari al barile, dopo aver toccato i minimi di sessione a 74,96 dollari.

Ieri entrambi i contratti hanno ceduto circa il 2%.

Jennifer Granholm, segretaria Usa per l'Energia, ha detto ieri che l'amministrazione sta prendendo in considerazione la possibilità di fare ricorso alla Strategic Petroleum Reserve (Spr) per frenare l'aumento dei prezzi della benzina, secondo quanto ha scritto il Financial Times.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Granholm non ha inoltre escluso un divieto alle esportazioni di greggio, che è stato ritirato nel 2015.

Pesa sui prezzi anche un incremento superiore alle attese delle scorte di greggio registrata la scorsa settimana.

Le riserve di greggio sono aumentate di 2,3 milioni di barili, secondo i dati a cura della Energy Information Administration, a fronte di attese per un calo di 418.000 barili. [EIA/S]

Il presidente russo Vladimir Putin ha reso noto che Mosca sta incrementando le forniture di gas all'Europa, anche tramite l'Ucraina, in risposta alla scarsa disponibilità di energia e resta pronta a stabilizzare il mercato nel contesto dell'aumento dei prezzi.

La mossa potrebbe contribuire a raffreddare il balzo dei prezzi del gas a livelli record.

Negli scorsi giorni l'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio e gli alleati (Opec+) hanno concordato di attenersi ai piani per l'aumento delle forniture di 400.000 barili al giorno per il mese di novembre, facendo schizzare i prezzi del greggio ai massimi di diversi anni.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Milano Sabina Suzzi, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)