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Greggio intorno a 84 dollari, sale domanda con ritiro restrizioni viaggi verso Usa

Una pompa petrolifera presso il Bacino Permian a Loving County

LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in rialzo per la terza seduta consecutiva e si attestano intorno agli 84 dollari al barile, grazie all'allentamento delle restrizioni sui viaggi da parte degli Usa e ulteriori segnali di una ripresa dell'economia che migliorano l'outlook per la domanda, mentre l'offerta resta limitata.

Ieri i passeggeri hanno ripreso a viaggiare verso gli Stati Uniti, mentre l'approvazione del disegno di legge di Joe Biden sulle infrastrutture e dati relativi alle esportazioni in Cina migliori delle attese contribuiscono a costruire l'immagine di una ripresa dell'economia globale.

Alle 10,50 i futures sul Brent avanzano di 62 centesimi, o lo 0,8%, a 84,07 dollari al barile, dopo aver guadagnato ieri lo 0,8%. I futures sul greggio Usa avanzano di 68 centesimi, o lo 0,8% a 82,62 dollari al barile, anche in questo caso dopo il +0,8% della seduta precedente.

Il prezzo del Brent è salito di oltre il 60% quest'anno e il 25 ottobre ha raggiunto gli 86,70 dollari al barile, i massimi di tre anni, sostenuto dalle limitazioni all'offerta da parte dell'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio e dagli alleati, gruppo conosciuto come Opec+, e dalla domanda in ripresa.

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Secondo JPMorgan Chase la richiesta di petrolio di novembre è già vicina ai livelli pre-pandemia di 100 milioni di barili al giorno dopo il crollo registrato lo scorso anno.

Nonostante la scarsa offerta si prevede un aumento delle scorte di petrolio negli Usa per la terza settimana consecutiva, che contribuirà probabilmente ad arginare un ulteriore aumento dei prezzi. [EIA/S]

Il primo dei due report relativi alle riserve di petrolio a cura dell' American Petroleum Institute verrà pubblicato intorno alle 21,30.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Roma Francesca Piscioneri, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)