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Greggio in lieve calo, aumento casi Omicron compensa timori su Kazakistan e Libia

Una pompa petrolifera a Midland, in Texas

LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio perdono leggermente terreno, in un quadro che vede contrapposti da una parte i problemi di fornitura dal Kazakistan e dalla Libia e dall'altra i timori dovuti al rapido aumento globale delle infezioni da Omicron.

Alle 11,40​ circa, i futures sul Brent scambiano ​​​​​​​​in ribasso dello 0,18​%​​​​​​, o di 15 centesimi, a 81,6​ dollari al barile, mentre il greggio Usa ​​​​​​​​​perde lo 0,19​​%​​​​​​​​, o 15 centesimi, a 78,75​​ dollari al barile.

I prezzi del petrolio hanno guadagnato il 5% la scorsa settimana dopo che le proteste in Kazakistan hanno causato disagi alle linee ferroviarie e bloccato la produzione del principale giacimento petrolifero del Paese, Tengiz, mentre la manutenzione degli oleodotti in Libia ha spinto la produzione a 729.000 barili al giorno da un massimo di 1,3 milioni di bpd l'anno scorso.

La più grande società petrolifera del Kazakistan, Tengizchevroil (Tco), sta gradualmente aumentando la produzione per raggiungere tassi normali nel giacimento Tengiz, dopo che le proteste hanno limitato la produzione negli ultimi giorni, ha detto ieri l'operatore Chevron.

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L'impennata delle infezioni da Covid-19, tuttavia, sta mettendo sotto pressione i prezzi. Nonostante i primi studi abbiano mostrato un minor rischio di malattia grave o di ospedalizzazione da Omicron rispetto alla variante Delta, precedentemente dominante, le reti sanitarie in Spagna, Gran Bretagna, Italia e altrove si trovano in condizioni sempre più preoccupanti.

(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi)