Greggio prezzi in calo per quarto giorno di fila su crescenti timori virus

LONDRA/TOKYO (Reuters) - I prezzi del petrolio calano oggi per il quarto giorno consecutivo a causa delle centinaia di nuovi casi di coronavirus emersi in Asia e in Medio Oriente e dell'allarme lanciato dagli Stati Uniti su una "inevitabile pandemia".

I futures sul Brent scambiano in ribasso di un dollaro, o dell'1,8%, a 53,95 dollari il barile intorno alle 11,00 italiane, mentre i futures sul greggio Usa scambiano in ribasso di 77 centesimi, o dell'1,5%, a 49,13 dollari il barile.

I timori di pandemia si intensificano, con casi di contagi riportati finora in circa 30 paesi.

Goldman Sachs ha ridotto la stima di crescita della domanda di petrolio nel 2020 a 600.000 barili al giorno da 1,2 milioni di barili al giorno e ha anche tagliato le attese sul Brent a 60 dollari il barile da 63 dollari.

"Prevediamo un aumento dei prezzi nel corso dell'anno, ammesso che la domanda nel 2020 si stabilizzi", dice Goldman riferendosi alla seconda metà dell'anno.

A inizio sessione, i prezzi del petrolio era saliti per le ricoperture e le speranze di ulteriori tagli di produzione da parte dell'Opec+, in occasione dell'incontro del gruppo a Vienna previsto tra il 5 e il 6 marzo.

"L'Opec+ potrebbe adottare ulteriori tagli all'offerta nel meeting di settimana prossima, ma potrebbero avere solo un effetto limitato sui prezzi, poiché i dubbi sulla domanda continueranno ad essere un fattore importante nel mercato delle commodity", ha detto Han Tan, analista di FXTM.

La stima Eia sulla crescita della domanda mondiale di petrolio è scesa sui minimi da un decennio, secondo quanto detto ieri dal Direttore Esecutivo Fatih Birol, e potrebbe essere ulteriormente ridotta a causa dell'epidemia di coronavirus.

La crescita della produzione statunitense di olio di scisto rallenterà significativamente nel corso dei prossimi due anni, ha detto ieri l'AD della società di servizi petroliferi Schlumberger.

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