Greggio, prezzi in calo, picco casi virus pesa su outlook domanda
LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio calano a causa dei timori per la ripresa della domanda di carburante, minacciata dal crescente numero di casi di coronavirus e dai principali produttori petroliferi pronti ad aumentare l'offerta.
Intorno alle 11,45 italiane, il contratto sul Brent per ottobre cede 45 centesimi, o l'1,02%, a 43,64 dollari il barile. Il contratto del Brent di settembre, che scadrà domani, perde 56 centesimi a 43,19 dollari il barile.
I futures sul greggio Usa scambiano in ribasso di 55 centesimi, o dell'1,3%, a 40,72 dollari il barile.
"Il recente aumento di casi di coronavirus è un segnale preoccupante, che indica che il rialzo nell'immediato futuro è limitato", ha detto Tamas Varga di PVM.
Ieri il bilancio delle vittime da Covid-19 negli Stati Uniti ha superato la soglia di 150.000, mentre il Brasile, il secondo peggiore focolaio a livello mondiale, segna nuovi record giornalieri per contagi e morti. Si rileva un nuovo picco di casi anche in Australia.
Il potenziale colpo al rimbalzo della domanda giunge in un contesto che vede l'Opec+ pronto ad aumentare la produzione ad agosto, aggiungendo circa 1,5 milioni di barili al giorno all'offerta mondiale.
"Il calo delle restrizioni all'offerta dell'Opec+, insieme al ritorno di alcuni produttori statunitensi, potrebbe mettere a dura prova la tenacia del sentiment di mercato, nel corso delle prossime settimane", ha detto Stephen Innes di AxiCorp.
Total e Royal Dutch Shell hanno riportato magri guadagni nel secondo trimestre, con le attività di commercio del petrolio a proteggerle dal calo della domanda legato alla pandemia.