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Greggio, prezzi in rialzo, Arabia Saudita spinge per maggiori tagli produzione

Una centrale elettrica a Riyadh, in Arabia Saudita

LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in lieve rialzo su aspettative crescenti di un accordo tra i membri Opec ed i propri alleati su maggiori tagli alla produzione in occasione del meeting di questa settimana, nonostante lo scetticismo circa l'accordo da parte di alcuni analisti limiti i guadagni.

Intorno alle 11,05 italiane, i futures sul Brent scambiano in rialzo di 41 centesimi a 61,33 dollari al barile, mentre il greggio leggero Usa guadagna 43 centesimi a 56,39 dollari al barile.

L'Opec e i suoi alleati, il gruppo conosciuto come Opec+, stanno discutendo di un piano per ampliare il taglio alla fornitura giornaliera, già ridotta di 1,2 milioni di barili, di altre 400.000 unità, estendendo l'accordo fino a giugno, riferiscono due fonti a conoscenza della questione.

L'Arabia Saudita sta portando avanti con forza un piano per sorprendere il mercato in vista dell'Ipo di Saudi Aramco, secondo le fonti. Rimane tuttavia poco chiaro se vi sarà consenso all'interno del gruppo per ottenere un taglio maggiore della produzione.

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Il ministro dell'Energia russo Alexander Novak ha detto oggi di aspettarsi che il vertice di questa settimana sia costruttivo, aggiungendo che Mosca deve ancora definire la propria posizione a riguardo.

Vagit Alekperov, AD della seconda più grande compagnia petrolifera russa Lukoil, ha detto che non sarebbe conveniente aumentare i tagli alla produzione durante la stagione invernale, in particolare per la Russia.

I ministri Opec si incontreranno a Vienna giovedì mentre il più ampio gruppo Opec+ si riunirà il giorno seguente.

Prezzi zavorrati anche dai timori sull'incapacità di Cina e Stati Uniti, i maggiori consumatori mondiali di petrolio, di raggiungere un accordo preliminare per porre fine alla loro disputa commerciale, così come da recenti dati economici Usa deludenti.

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