Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    33.922,16
    +40,66 (+0,12%)
     
  • Dow Jones

    37.986,40
    +211,02 (+0,56%)
     
  • Nasdaq

    15.282,01
    -319,49 (-2,05%)
     
  • Nikkei 225

    37.068,35
    -1.011,35 (-2,66%)
     
  • Petrolio

    83,24
    +0,51 (+0,62%)
     
  • Bitcoin EUR

    60.340,88
    +860,11 (+1,45%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.334,09
    +21,47 (+1,64%)
     
  • Oro

    2.406,70
    +8,70 (+0,36%)
     
  • EUR/USD

    1,0661
    +0,0015 (+0,14%)
     
  • S&P 500

    4.967,23
    -43,89 (-0,88%)
     
  • HANG SENG

    16.224,14
    -161,73 (-0,99%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.918,09
    -18,48 (-0,37%)
     
  • EUR/GBP

    0,8612
    +0,0056 (+0,65%)
     
  • EUR/CHF

    0,9693
    -0,0017 (-0,18%)
     
  • EUR/CAD

    1,4644
    -0,0007 (-0,05%)
     

Greggio prezzi in rialzo dopo calo scorte Usa

Una pompa petrolifera fuori Saint-Fiacre, vicino a Parigi

LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio sono in rialzo per la seconda sessione consecutiva, dopo i dati che hanno mostrato un calo delle scorte di greggio Usa, ma sono impostati per una perdita settimanale sull'incertezza relativa all'offerta globale dopo l'impasse in sede Opec+.

Alle 11,25 il Brent è in rialzo dello 0,81% a quota 74,72 dollari al barile. I futures sul greggio Usa sono in rialzo di 1,08% a 73,73 dollari al barile.

I prezzi su entrambe le sponde dell'Atlantico sono sulla strada di una perdita settimanale di quasi il 2%, zavorrati dal fallimento delle trattative sulla produzione in seno al gruppo Opec+, che riunisce i paesi Opec e i loro alleati.

Le scorte di greggio e carburante negli Usa sono calate, e la domanda di benzina ha raggiunto i suoi massimi dal 2019, secondo i dati pubblicati ieri dalla Energy Information Administration, segnale che l'economia si sta rafforzando.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

I guadagni nei prezzi del greggio sono stati limitati dal timore che i membri dell'Opec+ possano avere la tentazione di abbandonare i limiti alla produzione a cui si sono attenuti durante la pandemia, dopo il fallimento delle trattative dovuto allo stallo tra Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, due tra i maggiori produttori di greggio.

I due Stati del Golfo, entrambi parte dell'Opec, si sono scontrati su una proposta di accordo che avrebbe portato una maggiore quantità di greggio sul mercato.

La Russia sta cercando di mediare, nel tentativo di raggiungere un accordo sull'aumento della produzione, secondo alcune fonti Opec+. Gli Stati Uniti hanno tenuto conversazioni di alto livello con funzionari sauditi e degli Emirati, secondo quanto dichiarato nella giornata di martedì dalla Casa bianca.

La diffusione globale della variante Delta e i timori che questa possa produrre un arresto della ripresa economica, hanno a loro volta pesato sui prezzi del petrolio.

(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)