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Greggio, prezzi stabili dopo sell-off innescato da timori rialzo tassi

Una pompa petrolifera a Loving County, Texas, Stati Uniti

LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono stabili, sulla scia dei timori che un aumento più aggressivo dei tassi di interesse statunitensi possa colpire la domanda, mentre il mercato attende ulteriori indizi sulle scorte.

Intorno alle 12,20 i futures sul Brent sono in rialzo dello 0,04% a 83,32 dollari al barile. I futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate (Wti) arretrano dello 0,23%, a 77,40 dollari al barile.

Sia il Brent che il Wti sono scesi di oltre il 3% ieri dopo i commenti del presidente della Federal Reserve statunitense, Jerome Powell, secondo cui la banca centrale dovrà probabilmente aumentare i tassi di interesse più del previsto in risposta ai recenti dati economici solidi.

Il rafforzamento del dollaro frena inoltre i prezzi del petrolio. I commenti di Powell hanno spinto il dollaro americano, che di solito scambia in modo inversamente proporzionale al petrolio, a toccare un massimo di tre mesi rispetto a un paniere di valute.

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Barclays ha abbassato le previsioni per il 2023 sul Brent di 6 dollari a 92 dollari al barile e sul Wti di 7 dollari a 87 dollari al barile, "principalmente a causa di forniture russe più resilienti del previsto", ha comunicato la banca.

I mercati attendono anche i dati sulle scorte di greggio della U.S. Energy Information Administration, dopo che i dati Api hanno mostrato per la prima volta un calo in seguito a un accumulo di 10 settimane.

I dati dell'American Petroleum Institute hanno mostrato che le scorte di greggio statunitensi sono diminuite di circa 3,8 milioni di barili nella settimana conclusasi il 3 marzo, secondo le fonti di mercato.

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Claudia Cristoferi)