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Greggio, prezzi stabili su speranze commerci Usa-Cina, tagli forniture

LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio sono stabilmente oltre i 65 dollari al barile oggi, sostenuti dalle speranze che l'accordo commerciale tra Cina e Stati Uniti sostenga la domanda di petrolio nel 2020 e dalle stime di un calo delle riserve di greggio Usa.

La 'Fase Uno' dell'accordo è stata "completamente ultimata", ha detto ieri Larry Kudlow, un consigliere di alto livello della Casa Bianca, aggiungendo che le esportazioni Usa verso la Cina raddoppieranno in base all'intesa.

Intorno alle 11,20 italiane, i futures sul Brent, l'indicatore di riferimento globale, scambiano in ribasso di 4 centesimi a 65,30 dollari al barile, mentre il greggio leggero Usa perde 6 centesimi a 60,15 dollari al barile.

"Natale è arrivato presto per i produttori di petrolio" ha detto Craig Erlam, analista Oanda, aggiungendo che "il Brent potrebbe avvicinarsi ai 70 dollari prima che il rally cominci ad esaurire il proprio slancio".

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Banche come JP Morgan e Goldman Sachs hanno rivisto al rialzo le stime sui prezzi per il 2020, sulla scia del miglioramento dell'outlook sui commerci e del nuovo accordo voluto dall'Opec per ridurre la produzione.

Si prevede che le statistiche sulla produzione dell'American Petroleum Institute e dell'agenzia governativa Energy Information Administration mostrino un probabile calo delle riserve Usa la scorsa settimana.

La relazione dell'Api è prevista per le 22,30 italiane di oggi, mentre il rapporto Eia dovrebbe essere reso noto domani.

Ad ulteriore sostegno dei prezzi, l'Opec ed i suoi alleati come la Russia - il gruppo conosciuto come Opec+ - effettueranno un taglio aggiuntivo alla produzione di altri 500.000 barili al giorno a partire dal primo gennaio al fine di sostenere il mercato.