Greggio, prezzi vicini a 80 dollari su riduzione offerta, calo scorte
LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio si stanno avvicinando agli 80 dollari al barile perché i disagi dell'offerta globale e il calo delle scorte statunitensi stanno compensando i timori che l'aumento dei casi di coronavirus possa frenare la domanda.
Alle 12,30 circa, i futures sul Brent scambiano in ribasso dello 0,29%, o di 23 centesimi, a 78,71 dollari al barile, dopo aver toccato i 79,20 al barile negli scambi iniziali.
Il greggio Usa perde lo 0,51%, o 39 centesimi, a 75,59 dollari al barile, dopo essere salito fino a 76,17 dollari.
Entrambi i contratti sono stati scambiati quasi ai massimi di un mese, sulla scia dalla forza dei mercati globali.
"I mercati stanno valutando in modo preponderante l'ultima variante del coronavirus come una versione meno aggressiva, nonostante la più facile trasmissibilità", ha detto in una nota l'analista di Oanda, Jeffrey Halley.
"Con l'attività di mercato molto ridotta per le festività natalizie, gli investitori continuano a valutare provvisoriamente una ripresa globale che va incontro a un piccolo intoppo, e non a un problema significativo".
I dati dell'American Petroleum Institute hanno mostrato che le scorte di greggio Usa sono diminuite di 3,1 milioni di barili nella settimana terminata il 24 dicembre, secondo quanto riferito ieri da fonti di mercato, in linea con le aspettative di nove analisti intervistati da Reuters.
(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)