Annuncio pubblicitario

Greggio in rialzo malgrado attesa aumento scorte statunitensi

Due pompe petrolifere a Ahmedabad, in India

LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in rialzo, malgrado un probabile aumento delle scorte petrolifere statunitensi, grazie all'allentamento dei lockdown cinesi e al possibile sciopero dei lavoratori petroliferi norvegesi.

Alle 11,37 il Brent guadagna lo 0,81%, a 121,55 dollari al barile. I futures sul greggio Usa guadagnano l'1,01% a 120,60 dollari al barile.

Alcuni lavoratori norvegesi del settore petrolifero hanno in programma uno sciopero a partire dal 12 giugno per questioni salariali, mettendo a rischio una parte della produzione di greggio.

Fonti di mercato riferiscono che i dati dell'American Petroleum Institute di ieri hanno mostrato che le scorte di greggio degli Stati Uniti sono aumentate di 1,8 milioni di barili nella settimana conclusasi il 3 giugno. Le scorte di benzina e di distillati sono aumentate rispettivamente di 1,8 e 3,4 milioni di barili.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

La Energy information administration (Eia) pubblicherà i livelli delle scorte della scorsa settimana oggi pomeriggio, alle 16,30 italiane.

Nella giornata di ieri, la Banca Mondiale ha tagliato di quasi un terzo le previsioni di crescita globale per il 2022, avvertendo che l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha aggravato i danni della pandemia, e sottolinenando come molti Paesi rischino ora una recessione.

Il Ceo di Trafigura, trader globale nel settore delle commodities, ha detto che i prezzi del petrolio potrebbero presto raggiungere i 150 dollari al barile e salire quest'anno, con un probabile calo della domanda verso la fine dell'anno.

La maggior parte delle raffinerie a livello globale sta già lavorando quasi al limite della capacità per soddisfare la crescente domanda dovuta alla ripresa della pandemia e per sostituire le mancate forniture russe.

Gli analisti di JP Morgan stimano che la Russia abbia tagliato circa 500.000-700.000 barili al giorno di esportazioni di prodotti petroliferi, alla luce delle maggiori difficoltà incontrate da Mosca nel commercializzare carburanti invece di greggio.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Stefano Bernabei)