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Greggio in rialzo su estensione tagli produzione Opec e calo scorte Usa

Serbatoi di petrolio greggio presso l'hub di Cushing

di Julia Payne

LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio estendono i guadagni con i produttori dell'Opec+ che restano fedeli alla politica di riduzione dell'output, e sul calo delle scorte negli Stati Uniti.

Alle 12,30 i futures sul Brent guadagnano 39 centesimi, o lo 0,67%, a 58,84 dollari al barile, dopo aver toccato i massimi dal 21 febbraio dello scorso anno.

I futures sul greggio Usa avanzano di 44 centesimi, o lo 0,79%, a 56,13 dollari al barile dopo aver registrato ieri i massimi di un anno.

L'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec) e gli alleati, gruppo conosciuto come Opec+, hanno esteso ieri gli accordi sulle forniture mantenendole ai livelli attuali, segnale che i produttori sono felici che i tagli stiano prosciugando le scorte, sebbene permanga incertezza sull'outlook per la ripresa della domanda a causa della pandemia.

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I prezzi sono stati sostenuti ulteriormente dalla notizia che i Democratici al Congresso Usa hanno mosso il primo passo verso l'approvazione del pacchetto di aiuti contro la pandemia di 1.900 miliardi di dollari proposto dal presidente Joe Biden.

Un altro fattore positivo per il mercato è rappresentato dalla flessione delle scorte di greggio negli Stati Uniti, scese di 994.000 barili la scorsa settimana a 475,7 milioni di barili, ai minimi da marzo, come comunicato ieri dall'Eia. Un gruppo di analisti intervistati da Reuters aveva previsto un aumento pari a 446.000 barili.

(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Roma Francesca Piscioneri, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)