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Greggio in rialzo su segnali ripresa economia, nuovi contagi in secondo piano

Serbatoi di petrolio greggio nell'hub petrolifero di Cushing

(Reuters) - I prezzi del petrolio sono in rialzo sul miglioramento dell'attività manifatturiera in Cina e sul calo delle scorte negli Stati Uniti, fattori che segnalano una ripresa dell'economia e un aumento della domanda nonostante i nuovi casi di coronavirus registrati in tutto il mondo.

Alle 10,50 i futures sul Brent guadagnano 1,18 dollari, o il 2,9%, a 42,45 dollari al barile, mentre i futures sul greggio Usa sono in rialzo di 1,13 dollari o del 2,9%, a 40,17 dollari al barile.

Le scorte di petrolio e carburante degli Stati Uniti hanno registrato un calo superiore alle aspettative la scorsa settimana, mentre quelle di distillati sono aumentate, secondo i dati forniti ieri dall'American Petroleum Institute (Api).[API/S]

I dati ufficiali sulle scorte di petrolio forniti dall'Energy Information Administration (Eia) sono attesi per oggi.

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Ad alimentare il sentiment sono stati i segnali positivi riguardo L'attività manifatturiera cinese che è cresciuta a giugno a un ritmo più rapido dopo che il governo ha allentato le misure di lockdown.

L'indice manifatturiero (PMI) è salito il mese scorso a 51,2 dai 50,7 di maggio. La soglia dei 50 divide la crescita dalla contrazione su base mensile.

Un aumento del numero di contagi da coronavirus negli Stati Uniti preoccupa alcuni investitori, ma la maggior parte ritiene che il fattore non sia sufficiente a ostacolare una più ampia ripresa dell'economia mondiale.

Sostengono i prezzi anche i tagli alla produzione da parte dei Paesi dell'Opec e dei loro alleati, gruppo conosciuto come Opec+.

Secondo un sondaggio Reuters, l'Opec ha prodotto in media 22,62 milioni di barili al giorno a giugno, in calo di 1,92 milioni di barili rispetto alle cifre riviste a maggio.