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Greggio in ribasso per quarto giorno su timori domanda cinese

Una pompa petrolifera a Midland, Texas

LONDRA (Reuters) - Il petrolio estende le perdite per la quarta seduta consecutiva, a causa di nuove restrizioni legate al Covid in Cina, che hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla domanda di carburante nel maggior importatore di greggio del mondo.

La Cina sta combattendo nuove ondate di contagi in diverse città economicamente fondamentali, tra cui la capitale Pechino. Nell'hub di Guangzhou, città con milioni di residenti, ieri le autorità hanno detto alla popolazione di sottoporsi a test anti-Covid-19.

Intorno alle 10,40 il Brent segna un lieve calo di 4 centesimi, o dello 0,04%, a 92,61 dollari al barile. Il greggio statunitense West Texas Intermediate perde 19 centesimi, o lo 0,22%, a 85,64 dollari.

Il greggio ha registrato un'impennata all'inizio dell'anno, quando l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha sollevato preoccupazioni sull'offerta, con il Brent che ha sfiorato il massimo storico di 147 dollari. Da allora i prezzi sono scesi a causa dei timori di recessione e il Brent è sceso di oltre il 6% questa settimana.

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Ieri il mercato è stato messo sotto pressione a causa di un forte aumento delle scorte di greggio statunitensi - salite di 3,9 milioni di barili - che ha portato le scorte ai massimi dal luglio 2021.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)