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Greggio sotto 43 dlr su timori virus, verso chiusura settimana in rialzo

Il sole scende dietro a una pompa per l'estrazione di petrolio nel bacino del Permiano nella contea di Loving

SEOUL/LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio scendono sotto i 43 dollari al barile, con la ripresa dei casi di coronavirus che alimenta i timori che la crescita della domanda di carburante possa fermarsi.

Il greggio rimane, tuttavia, sulla buona strada per registrare un guadagno a livello settimanale grazie al calo dell'offerta e ai segnali più ampi di ripresa economica.

Gli Stati Uniti hanno registrato ieri oltre 55.000 nuovi casi di coronavirus, un nuovo record globale giornaliero per la pandemia. L'aumento dei casi suggerisce che la crescita dell'occupazione negli Stati Uniti, che è balzata a giugno, potrebbe subire una battuta d'arresto.

Alle 10,50 circa, i futures sul Brent <LCOc1> cedono 50 centesimi, pari all'1,16%, a 42,64 dollari al barile. Il greggio Usa <CLc1> scambia in ribasso di 53 centesimi, o dell'1,3%, a 40,12 dollari al barile.

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"Il fragile rimbalzo economico degli Usa rischia di essere annullato dall'ultima ondata di nuove infezioni", dice Stephen Brennock del broker petrolifero Pvm.

I segnali di ripresa economica e un calo dell'offerta dopo il taglio record da parte dell'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio e altri alleati, gruppo noto come Opec+, hanno aiutato il Brent a più che raddoppiare dal minimo di 21 anni sotto i 16 dollari al barile toccato ad aprile.