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Greggio verso calo settimanale 5% su timore rialzo tassi Usa

Una pompa petrolifera a Loving County, Texas, Stati Uniti

LONDRA (Reuters) - Il petrolio è in ribasso per la quarta seduta e sembra indirizzato a registrare la maggiore perdita settimanale in cinque settimane, sulle preoccupazioni per la prospettiva di un forte aumento dei tassi d'interesse negli Stati Uniti che influirà sulla domanda di carburante.

Intorno alle 10,40 il Brent perde 33 centesimi, o lo 0,4%, a 81,26 dollari al barile. Il greggio statunitense West Texas Intermediate è in calo di 42 centesimi, o dello 0,55%, a 75,3 dollari.

Le aspettative di ulteriori rialzi dei tassi nella prima economia mondiale e in Europa hanno offuscato le prospettive di crescita globale e fatto scivolare entrambi i benchmark di oltre il 5% questa settimana, ai minimi dall'inizio di febbraio.

Il rafforzamento del dollaro rende il petrolio più costoso anche per i detentori di altre valute.

Sul fronte dell'offerta, gli Stati Uniti avrebbero esortato privatamente alcuni trader di commodity a non preoccuparsi delle forniture di petrolio russo sottoposte a price cap, in un tentativo di sostenere l'offerta, suggerendo che più petrolio russo potrebbe affluire sul mercato.

Gli investitori monitorano attentamente i tagli alle esportazioni decisi dalla Russia, che a marzo ha deciso di ridurre la produzione di petrolio di 500.000 barili al giorno.

Secondo quanto riportato da Reuters questa settimana, a marzo la Russia prevede di tagliare del 10%, su base giornaliera, le esportazioni e il transito di petrolio dai suoi porti occidentali rispetto a febbraio.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)