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Greggio verso peggiore calo settimanale in 4 anni su timori virus

Un labirinto di valvole e tubature nella raffineria austriaca OMV a Schwechat

LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio crollano ai minimi di oltre un anno e sono indirizzati a registrare il calo settimanale peggiore degli ultimi quattro anni, in un quadro in cui la diffusione globale del coronavirus alimenta i timori sulla domanda.

Alle 12,30, i contratti maggio dei futures sul Brent scambiano in ribasso di 1,36 dollari, ovvero del 2,63%, a 50,37 dollari al barile. I contratti per consegna aprile, scesi a un minimo di sessione di 50,05 dollari e indirizzati a registrare il più forte calo settimanale da gennaio 2016, scadono oggi.

Il greggio Usa perde 1,58 dollari, ovvero circa il 3,36%, a 45,51 dollari al barile. Il greggio statunitense ha ceduto circa il 15% questa settimana, la più forte flessione settimanale dal dicembre 2008.

Quello petrolifero non è l'unico mercato colpito dalle vendite. Il panico dovuto al coronavirus sta facendo crollare i mercati azionari globali, che registrano la settimana peggiore dalla crisi finanziaria del 2008 con perdite pari a 5.000 miliardi di dollari.

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La Cina continentale ha segnalato 327 nuovi casi di coronavirus, la cifra più bassa dal 23 gennaio, portando il totale a oltre 78.800 casi nel paese con quasi 2.800 decessi. Tuttavia, mentre l'epidemia si attenua in Cina, aumentano i nuovi casi nel resto del mondo.

Altri quattro paesi hanno comunicato i loro primi casi, portando a 55 il numero di paesi e territori interessati al di fuori della Cina, con oltre 4.200 contagi e circa 70 decessi.

I mercati petroliferi si aspettano tagli più decisi dell'offerta da parte dei produttori. Un comitato Opec+ questo mese ha raccomandato ai suoi membri di intensificare i tagli alla produzione di ulteriori 600.000 barili al giorno, ma da allora il coronavirus si è diffuso maggiormente.

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