Grillo e l'incidente, il sindaco: "Rimuova i resti dell'auto"
“Proverò a contattare Beppe Grillo, per collaborare insieme, trovare una soluzione condivisa e rimuovere definitivamente i resti del veicolo”. Massimo Riberi, il sindaco di Limone, in Piemonte, vorrebbe togliere dalle montagne ciò che resta della vecchia Chevrolet appartenuta all’allora comico, Beppe Grillo.
Il 7 dicembre del 1981 il futuro fondatore del Movimento Cinque Stelle era alla guida della sua auto quando perse il controllo del veicolo a causa di una lastra di ghiaccio ed ebbe un incidente: lui riuscì a salvarsi gettandosi fuori dalla macchina. L'ex calciatore Renzo Giberti, 45 anni, la moglie Rossana, 33, e il loro bambino di nove anni, Francesco, che erano con lui, non furono altrettanto fortunati.
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Si salvarono Carlo Stanisci e la fidanzata Monica, che erano scesi poco prima della curva fatale perché il loro cane non smetteva di abbaiare, e Andrea Mambretti, che si riprese dopo una lunga degenza in ospedale.
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Quel "relitto" metallico attira oggi molti curiosi: "Quel rottame non è un trofeo da mostrare ai turisti. Tanti continuano a fermarsi, per scattare fotografie come fosse un’attrazione. Invece bisogna avere rispetto delle persone che sono decedute in quella tragedia", si legge sulla Stampa che riporta le parole del sindaco. "Niente di personale con Beppe Grillo, capisco che sia difficile per lui ricordare, ma ritengo che (i rottami, ndr) vadano rimossi per sempre, mettendo la parola fine a quella terribile vicenda", termina il primo cittadino di Limone.
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Per l'incidente Grillo venne assolto in primo grado dal Tribunale di Cuneo, poi condannato in Appello (1985) e in Cassazione (1988), a 14 mesi con sospensione condizionale della pena.