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Guida alle borse di studio

Università (fotolia)

Spesso la buona volontà non basta, neppure quando il libretto è pieno di 30 e 30 e lode: molti studenti capaci e meritevoli hanno difficoltà di carattere economico che possono costringerli ad abbandonare gli studi.

Per garantire a tutti il diritto allo studio universitario il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha stabilito gli importi minimi delle borse di studio, assegnate per concorso agli studenti sulla base della condizione economica innanzitutto e del merito. Nell’anno accademico 2011-2012 gli studenti che hanno ricevuto una borsa di studio sono stati 1.800.000; più di 20 mila solo in Sicilia. L’importo medio delle borse è stato di 1.772 euro. Gli studenti pendolari e fuori sede ricevono assegni più alti, in media rispettivamente di 2.591 e 4.701 euro.

Le borse possono essere a carico del bilancio delle singole università oppure erogate dalle Regioni e dalle Province autonome, integrate da un fondo erogato annualmente dallo Stato.
Oltre alle borse di studio per l’esenzione dal pagamento delle rette universitarie, gli studenti, secondo il criterio del reddito e del merito, possono beneficiare del servizio mensa, dei servizi abitativi, dei prestiti d’onore, dei contributi per il trasporto e l’alloggio o per la partecipazione a programmi di studio all’estero.

Ogni anno gli atenei indicono selezioni per titoli per prestare attività di collaborazione a tempo parziale (150 ore) presso le loro strutture e promuovono premi e borse di studio per sostenere la ricerca universitaria: le borse di studio sono assegnate per attività ancora da svolgere; i premi di studio sono assegnati per premiare lavori già terminati, quali tesi o progetti. Possono essere banditi e gestiti dall’ateneo, da aziende ed enti esterni, pubblici e privati, o dall’ente regionale per il diritto allo studio universitario.

Anche gli studenti della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado possono far richiesta di una borsa di studio a rimborso parziale o totale delle spese sostenute dalle famiglie per la frequenza ai corsi, i libri di testo, i sussidi e il materiale didattico, il trasporto, il servizio mensa. Per fare la domanda occorre presentare la certificazione ISEE che dimostri che il reddito del nucleo familiare non ecceda un limite prestabilito. Per stabilire il valore ISEE, ci si può rivolgere a uno dei CAAF (Centri di Assistenza fiscale): il servizio di assistenza viene fornito a tutti i cittadini gratuitamente.

I libri di testo sono
gratuiti per tutti gli alunni delle scuole primarie e vengono distribuiti attraverso la consegna di cedole librarie. Per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado in condizioni economiche disagiate sono erogati contributi per l'acquisto dei libri di testo, secondo due modalità:

  • contributo diretto, che prevede l'acquisto dei testi gratuitamente o a prezzo ridotto nelle librerie convenzionate

  • contributo indiretto, ovvero un rimborso totale o parziale dopo l'acquisto dei libri