H-Farm, con incassi da operazione Depop supera target piano, titolo balza
MILANO (Reuters) -H-Farm incassa altri 6 milioni di euro dall'operazione di cessione di Depop, la startup che ha contribuito a creare, al markeplace americano Etsy per un cifra di oltre 1,6 miliardi di dollari.
Con questa operazione la società veneta incubatrice di startup raggiunge gli oltre 7 milioni di incassi da exit in due anni, superando il target di un milione all'anno previsto dal piano industriale nel quinquennio 2020-2024, dice una nota.
In scia alla notizia, a Piazza Affari il titolo quotato sull'Aim, intorno alle 16,15, balza del 16%, dopo che in mattinata era stato sospeso in attesa del comunicato.
Per H-Farm l'incasso annunciato oggi, e soggetto a meccanismi di aggiustamento di prezzo, deriva dalla clausola di earn out prevista negli accordi di exit relativi all'app per le vendite di moda e accessori.
In particolare, gli accordi prevedevano il pagamento di un ammontare, a favore di H-Farm, pari al 35% del corrispettivo incassato dagli attuali venditori di Depop per la cessione delle azioni da questi acquistate da H-Farm.
H-Farm, con quest'ultima tranche, ottiene un ritorno di 15,5 volte l'investimento iniziale, pari a 792.000 euro, raggiungendo gli 11 milioni di euro di incasso complessivi dal progetto Depop.
L'app britannica, che oggi conta oltre 30 milioni di utenti, è nata in H-Farm nel 2011 da un'idea di Simon Beckerman ed è diventata il secondo 'unicorno' - le startup che raggiungono una valutazione di mercato di oltre 1 miliardo di dollari - nella storia italiana e primo in assoluto per valorizzazione alla exit.
H-Farm aveva completato l'uscita dal capitale di Depop a inizio 2019 dopo una prima cessione parziale un anno prima.
L'incasso dell'earn out è subordinato all'effettivo closing di Depop con Etsy previsto nel terzo trimestre di quest'anno.
H-Farm è partecipata da Cattolica Assicurazioni con una quota del 3,7% circa del capitale.
Gli investimenti della compagnia veronese in H-Farm, anche attraverso la sottoscrizione di uno strumento partecipativo emesso a fine 2019, e nel fondo immobiliare H-Campus, erano stati tra gli elementi oggetto dell'ispezione dell'Ivass avviata a dicembre 2019 e per i quali la Vigilanza aveva ravvisato "carenze" nell'analisi dei rischi.
Per il testo integrale del comunicato i clienti Reuters possono cliccare su
(Andrea Mandalà, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)