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Helicopter Money: quanta se ne spende ?

Su Voxeu.org, Ian Bright e Stenne Janssen commentano un sondaggio d’opinione relativo a quanta parte di un’azione di sostegno della domanda, effettuata mediante distribuzione diretta di denaro ai cittadini (“Helicopter Money”, appunto) verrebbe effettivamente spesa dai riceventi.

Il sondaggio indica che il 26% dei riceventi spenderebbe “la maggior parte” delle somme ricevute, mentre il 67% preferirebbe, in misura preponderante, risparmiarle o ripagare debiti (il residuo 7% degli intervistati non ha fornito indicazioni).

Sulla base delle percentuali sopra indicate, una stima della propensione al consumo derivante dall’erogazione di Helicopter Money può essere effettuata supponendo che il primo gruppo (gli “spenditori”) consumi il 75% (valore intermedio tra metà e tutto) dei soldi ricevuti. Per il secondo gruppo (i “risparmiatori”) si può ipotizzare il 25% (metà tra nulla e il 50%). E per il terzo gruppo, che sostanzialmente ha risposto “non so”, assumiamo il 50%.

La propensione al consumo risultante sarebbe:

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26% x 75% + 67% x 25% + 7% x 50% = 40% circa.

La percentuale degli “spenditori” varia parecchio da paese a paese, e l’Italia mostra l’incidenza più elevata (38%), quasi il 50% più della media dei 12 paesi europei in cui è stato effettuato il sondaggio. La propensione al consumo nel caso italiano sarebbe quindi significativamente più elevata, vicina al 60%.

In ogni caso, le indicazioni del sondaggio lasciano pensare che lo stimolo alla spesa mediante erogazione di potere d’acquisto a privati potrebbe essere meno elevato del previsto, e questo naturalmente varrebbe anche nel caso del progetto Moneta Fiscale (che è anch’esso un’azione di Helicopter Money, anche se si distribuiscono CCF e non euro). Sarebbe quindi più efficace rivolgere l’azione espansiva alla spesa pubblica (investimenti o anche consumi della pubblica amministrazione o assunzioni di dipendenti) che alla spesa privata.

Credo tuttavia che sia opportuno riflettere sul modo in cui il sondaggio ha proposto la questione agli intervistati. La domanda è stata “immaginate di ricevere 200 euro in più sul vostro conto corrente bancario ogni mese per un anno. Siete liberi di utilizzarli come preferite, senza bisogno di rimborsarli o di pagare tasse in seguito all’accredito. Come utilizzereste questo denaro supplementare ?”.

La domanda indica chiaramente che l’erogazione avverrebbe per un periodo di tempo limitato – un anno. E’ naturale quindi che le risposte siano state improntate alla cautela.

Diversa (Amburgo: XA6.HM - notizie) sarebbe la situazione nel caso di un’azione espansiva della domanda impostata, e percepita dal pubblico, come permanente. Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) caso di un incremento di reddito disponibile non limitato a un anno ma esteso a un periodo di tempo indefinito, le risposte del sondaggio, ma soprattutto i comportamenti effettivi dei riceventi, mostrerebbero con ogni probabilità una propensione alla spesa significativamente più alta.

Un’azione di Helicopter Money rivolta agli individui e impostata in termini strutturali produrrebbe, plausibilmente, una propensione marginale alla spesa nell’intorno dell’80%, soprattutto se indirizzata alle fasce sociali più deboli e con maggiore necessità di incrementare i consumi. E specialmente nell’attuale situazione economica, fortemente depressa da una crisi che dura ormai da più di otto anni.

Autore: Marco Cattaneo Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online