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"Ho 2 dosi, ma niente Green Pass. Per prendere mio figlio al nido devo fare il tampone"

(Photo: Nadezhda1906 via Getty Images/iStockphoto)
(Photo: Nadezhda1906 via Getty Images/iStockphoto)

“Mi sono vaccinata con doppia dose, ma sto ancora aspettando il Green Pass”. A raccontarlo a La Stampa è Carla Ierardi, 38 anni, origini di Mesoraca, in provincia di Crotone, ma residente a Firenze. Ha ricevuto la prima dose in Toscana il 20 giugno 2021, mentre la seconda quando era in vacanza in Calabria, a fine luglio. Dopo la prima somministrazione la certificazione è arrivata a distanza di poche ore, ma non è accaduto lo stesso dopo la seconda iniezione. Carla ha telefonato a chiunque in cerca di spiegazione e soluzione, ma nessuno è in grado d’aiutarla.

“Secondo un operatore del 1500, il numero che il ministero mette a disposizione degli utenti che hanno necessità di informazioni sul Green Pass, non risulto iscritta a nessuna anagrafe nazionale vaccinale”. Insomma, un inferno. “Per lavorare devo fare ogni volta il tampone e così anche per poter entrare al nido e prendere mio figlio. Ditemi voi se è possibile una cosa di questo genere”.

L’assenza della certificazione verde ha un costo per lei, costretta a pagarsi i tamponi per lavorare, nonostante sia in regola con la vaccinazione.

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“Non sono una no vax. Credo nella scienza. Non mi pesa non andare in pizzeria o a mangiare fuori, lo evito senza problemi. Ma non mi sta bene non poter andare a prendere al nido il mio bimbo. La colpa non è mia. Sembra che io debba fare dei continui tamponi a spese mie quando l’errore non è mio. Non lo trovo giusto. Già ora per mangiare in azienda sono costretta a stare all’esterno con i no vax”

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.