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Huffpost weekend: tra felicità condivisa, una serie tv da attendere e una farinata bianca

Secondo il New York Times a causa del covid stiamo dimenticando che cosa significhi davvero essere felici. Siamo abituati a pensare che la felicità sia uno stato d’animo che si può ricreare con facilità, guardando anche solo una serie tv. Ebbene, non è così. Dimentichiamo, dice lo psicologo Adam Grant che la massima felicità è frutto di condivisione, di un’effervescenza collettiva (termine ideato dal sociologo Émile Durkheim), di sincronia, quella che si può provare solo vivendo qualcosa insieme alle persone che abbiamo attorno. Nessuno quindi è davvero felice se è da solo.

Cosa leggere

Ritorno a Whistle Stop, Fannie Flagg (Photo: rizzoli)
Ritorno a Whistle Stop, Fannie Flagg (Photo: rizzoli)

Ritorno a Whistle Stop di Fannie Flagg (Rizzoli). Fin dal primo capitolo si torna agli anni 40, poi avanti e indietro nel tempo a unire i fili di una storia che si era interrotta troppo presto con i Pomodori Verdi Fritti alla fermata del treno. A Whistle Stop purtroppo il tempo non si è fermato: è andato via velocemente, inesorabilmente, lasciando solo vecchi detriti lungo una ferrovia abbandonata per mezzi di trasporto più veloci. Ma attorno all′84enne Buddy Threadgoode tutto sempre girare nel verso giusto. E a pagina 182, scopriamo anche il perché. “Credo che le persone, anche se non sono più con noi, continuino a proteggerci quando ne abbiamo bisogno”. Molto tenero. Non voglio aggiungere di più, ma vi anticipo che vi verrà voglia di rivedere il film. Speriamo che nel frattempo qualche piattaforma di streaming ci agevoli il modo di rintracciarlo.

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Cosa vedere

Heist, rapine incredibili (Netflix). Da Dirty Robber, la società che ha prodotto il cortometraggio premiato agli Oscar nel 2021 Due estranei e dal regista candidato agli Emmy Derek Doneen arriva una nuova docuserie Netflix che ripercorre tre delle più grandi rapine della storia americana, come spiegano le persone che le hanno eseguite.

Una ventunenne ruba milioni in contanti a un casinò di Las Vegas. Un futuro padre si impossessa di un ingente bottino all’aeroporto di Miami, traendo ispirazione da serie TV per imparare come farla franca. Un padre nel Kentucky è accusato di uno dei più grandi furti di bourbon mai portati a termine. Utilizzando ricostruzioni dinamiche, interviste originali e un ritmo serrato che imita perfettamente lo stile cinematografico di film come Ocean’s Eleven - Fate il vostro gioco e Prova a prendermi, i registi Derek Doneen, Martin Desmond Roe e Nick Frew dirigono ciascuno una singola rapina raccontata nel corso di due episodi.

- (Photo: sky nature)
- (Photo: sky nature)

Perché mangiamo gli animali (Sky Nature). Il documentario è tratto dal saggio del noto scrittore Jonathan Safran Foer e prodotto da Natalie Portman. Si interroga da dove vengono le nostre uova, i latticini e la carne e attraverso i racconti di diversi agricoltori dediti a riportare il loro commercio - e il modo in cui mangiamo - alle sue radici, sarà esplorata la possibilità di allontanarci dalle pratiche degli ultimi 40 anni che hanno inquinato il nostro ambiente, messo in pericolo la nostra salute. Il documentario dipinge un futuro in cui l’agricoltura tradizionale non è più un lontano ricordo, ma è invece l’unica via da seguire.

Si può poi iniziare il conto alla rovescia per la seconda stagione di Modern Love (Amazon Prime Video): 8 episodi da 30 minuti ciascuno, dal 13 agosto. Cast di stelle e nuove storie d’amore e di relazioni raccontate in tutta le loro complessità e bellezza, e ispirate dalla omonima rubrica del New York Times. La serie è stata girata ad Albany, New York City, Schenectady, Troy (New York) e Dublino (Irlanda).

Cosa cucinare

Anna nel suo negozio a Pietra Ligure (Photo: hp)
Anna nel suo negozio a Pietra Ligure (Photo: hp)

Conoscere il territorio attraverso i locali che hanno contribuito a farne la storia. Mi pare un buon obiettivo per l’estate, soprattutto questa estate che ci invita a fermarci nel nostro Paese, a riscoprire luoghi in cui abbiamo passato le vacanze da piccoli, o di cui abbiamo da sempre sentito parlare.
Nel mio caso, a Pietra Ligure (Savona) ho trovato questa affascinante bottega, “Farinata da Virginia”, che dal 1870 sforna farinata gialla e bianca (che è tipica del savonese, ma in pochi locali ancora la preparano).
Una tradizione che si rinnova di madre in figlia. Ogni giorno, dalle 17, e ogni 8 minuti dal forno a legna (350 gradi) esce un testo di rame sfrigolante. Davanti al forno c’è la bis bis nipote di Virginia, Anna Maria Vignaroli. Anche nelle calde giornate estive, c’è la fila di persone in attesa di fronte alla porta del suo negozio, in cui il tempo si è fermato. Basta guardare le teglie e i paioli di rame che illuminano il muro di fronte all’ingresso del “farinotto”. L’indirizzo da segnarsi: via Mazzini 70.

Qui Anna Maria, ci ha regalato la ricetta della sua farinata gialla. Per quella bianca, basta sostituire la farina di ceci con quella bianca di grano.

La farinata (Photo: hp)
La farinata (Photo: hp)

Ingredienti per 4 persone. 300 gr di farina di ceci, un litro di acqua tiepida, olio EVO, sale e pepe.

Procedimento. Versare in una terrina l’acqua tiepida e aggiungere piano piano la farina di ceci, mescolando con una frusta o un cucchiaio di legno, facendo molta attenzione a che non si formino i grumi. Lasciar riposare per 4 ore, quindi raccogliere con un cucchiaio l’eventuale schiuma che si sarà formata in superficie. Se necessario, passate il composto al colino per eliminare eventuali grumi. Aggiungere un bicchiere di olio Evo. Ungere abbondantemente una teglia di rame e versatevi sopra la pastella. Lo spessore deve essere minore di un cm. Date un’ulteriore mescolata ed infornate per 10/15 minuti ad una temperatura almeno di 270 gradi.

La farinata si mangia calda, insaporita con pepe nero macinato e nelle sue varianti può essere cosparsa di rosmarino o cipolline fresche tagliate sottili.

La farinata da Virginia (Photo: hp)
La farinata da Virginia (Photo: hp)

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.