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I Cash Collect dell’emissione pagheranno il premio di luglio

I Cash Collect dell’emissione pagheranno il premio di luglio

Il mese di luglio ha riservato qualche soddisfazione in più agli investitori posizionati sui mercati europei. Rispetto ai mesi precedenti Piazza Affari ha mostrato un notevole cambio di marcia, sostenuto dall’avvio della stagione delle trimestrali.

Nonostante il mese stia volgendo al termine, le sorprese per gli investitori non sono ancora finite, soprattutto per quegli operatori posizionati in tempo utile sui certificati Cash Collect mensili di Bnp Paribas (Londra: 0HB5.L - notizie) emessi nell’ultimo collocamento di giugno.

Questi prodotti infatti oggi (26/07/2017) presentano la data di valutazione delle condizioni per il pagamento del premio , in quanto le condizioni di pagamento sono state rispettate e cioè tutti i sottostanti degli strumenti considerati quotavano, a fine seduta, al di sopra della barriera stabilità dall’emittente al momento dell’emissione. Pertanto i premi di questi Cash Collect andranno tutti in pagamento che verrà effettuato il prossimo 2 agosto.

Ricordiamo che tutti i Cash Collect esaminati prevedono che il pagamento sia disposto a tutti quegli investitori che compreranno il Certificate almeno due giorni lavorativi prima della record date, giorno nel quale verrà stabilito dall’emittente chi risulta titolare del diritto a ricevere l'importo periodico. Dovranno quindi essere in possesso del Certificate il giorno della record date, e i tempi di Borsa Italiana prevedono due giorni di settlement.

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Eccone alcuni.

Forte di risultati trimestrali molto positivi il titolo STM (Shenzhen: 000892.SZ - notizie) (Isin NL0012165120 ) è salito molto nelle ultime sedute, distanziando ancor di più la barriera collocata a 11,7720 euro (quasi il 20% di distanza dalla chiusura odierna). Dato che questa condizione è stata ampiamente rispettata, il Cash Collect pagherà il 2 agosto prossimo un premio di 1,20 euro per certificato.Ha chiuso più vicino alla barriera (posizionata a 11,4480 euro) il titolo ENI, complice la flessione delle quotazioni del petrolio. Le condizioni del prossimo pagamento sono comunque state rispettate e il Cash Collect su Eni (Isin NL0012165005 ) il 2 agosto prossimo pagherà 0,60 euro per certificato a tutti gli investitori accreditati entro i due giorni precedenti la data di registrazione (c.d. Record date).

Per trovare la cedola più generosa, invece, occorre guardare Oltralpe. Sarà infatti il Cash Collect su Air France KLM (Isin NL0012164909 ) a pagare il premio più alto dell’ultima emissione. Forte di una distanza dalla barriera prossima ai 35 punti percentuali, il prodotto assegnerà ai detentori una cedola di 1,30 euro per certificato.

I flussi meno generosi saranno invece pagati dai Certificate che riguardano i settori energetico ed utility. Si va dal valore più basso, i 0,55 euro che metterà in pagamento Enel (Isin NL0012164982 ), agli 0,65 euro della spagnola Repsol (Isin NL0012165096 ).

Focus: l’importanza della record date

La ricerca del rendimento ha spinto il mercato verso quelle tipologie di certificati concepiti per consentire un flusso cedolare periodico. I Cash Collect sono strumenti particolarmente adatti a questo in quanto sono certificati in grado di assicurare all’investitore un flusso periodico di cedole, anche in caso di moderato ribasso del sottostante.

Alla maggior diffusione di questi strumenti, tuttavia, si accompagna una crescente confusione sull'interpretazione delle tante date caratteristiche. Si va dalla data di valutazione a quella di pagamento, passando per la record date o data di registrazione.

In particolar modo quest’ultima risulta essere una fra le più importanti in quanto è determinante per la ricezione del flusso monetario.

La record date indica il giorno in cui l’emittente verifica l’identità di chi risulta titolare del diritto a ricevere l'importo periodico, cioè colui che intascherà il pagamento del flusso. Di norma cade tre o quattro giorni di Borsa aperta dopo la data di valutazione e comunque il giorno successivo alla ex-date, cioè la data in cui il diritto a percepire l’importo periodico viene separato dal prezzo dello strumento cui si riferisce.

Ha diritto al pagamento del flusso chi acquista il Certificate almeno due giorni lavorativi prima della record date e dunque il giorno precedente alla ex-date, e quindi risulta possedere in portafoglio il titolo il giorno della data di registrazione.

Non ha diritto al pagamento del flusso chi viceversa acquista il Certificate il giorno stesso e quelli immediatamente successivi alla ex-date, fra i quali ovviamente figura anche la record date.

Autore: Investimenti Bnp Paribas Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online