I dati macro deludenti non frenano Wall Street

La chiusura debole di ieri dovrebbe essere seguita quest'oggi da un ritorno degli acquisti sulla piazza azionaria americana. Queste sono le indicazioni che arrivano dai futures sui principali indici che vedono il contratto sull'S&P500 in rialzo delo 0,15%, preceduto da quello sul Nasdaq100 che sale dello 0,2%. ì

Il mercato non ha dato vita a particolari reazioni dopo la diffusione dei primi due dati macro di oggi che pure hanno deluso le attese. Nell'ultima settimana le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono state pari a 257mila unità, in rialzo di 14mila unità rispetto alla lettura precedente rivista leggermente al ribasso da 244mila a 243mila unità. L'indicazione odierna ha deluso le previsioni degli analisti che si erano preparati ad un rialzo meno marcato a 245mila unità.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) mese di marzo il dato preliminare relativo agli ordini di beni durevoli ha evidenziato una variazione positiva dello 0,7%, in frenata rispetto alla lettura precedente rivista al rialzo da +1,8% a +2,3%. Il dato ha deluso le attese degli analisti che puntavano ad un incremento dell'1,3%.
Al netto della componente trasporti si è avuto un calo dello 0,2%, rispetto al rialzo dello 0,5% di febbraio e anche in questo caso si è avuta un'indicazione inferiore alle previsioni che indicavano un incremento dello 0,5%.

Previsto per oggi un altro dato macro e si tratta dell'indice home pending sales, relativo cioè alle vendite di case con contratti in corso, che a marzo dovrebbe evidenziare una variazione negativa dello 0,2%, in forte calo rispetto al rialzo del 5,5% precedente.

Sul fronte valutario intanto il dollaro si spinge ancora in avanti nei confronti dello yen salendo ad un passo da quota 111,4, mentre il biglietto verde arretra rispetto all'euro che sulla scia delle dichiarazioni del presidente Draghi avanza al di sopra di quota 1,092.
In flessione il petrolio che scivola al di sotto dei 49 dollari al barile e scende in direzione dei 48,5 dollari, ma le vendite colpiscono anche l'oro che arretra verso area 1.264,5 dollari l'oncia.

Tra i vari titoli da seguire Ford Motor (Swiss: F-USD.SW - notizie) che nel primo trimestre di quest'anno ha riportato un utile netto in calo da 2,452 a 1,587 miliardi di dollari, con un risultato per azione, al netto delle voci straordinarie, pari a 0,39 dollari, al di sopra dei 35 cents previsti.
I ricavi sono aumentati da 37,718 a 39,146 miliardi di dollari, battendo anche in questo caso le previsioni fissate a 34,7 miliardi di dollari.

Sotto i riflettori anche Ups che nei primi tre mesi dell'anno ha conseguito un utile per azione in crescita a 1,32 dollari, contro gli 1,29 del consensus.
In aumento anche i ricavi che sono saliti del 6,2% a 15,32 miliardi di dollari, al di sopra dei 15,17 previsti dagli analisti.

Sempre in tema di risultati societari segnaliamo che a mercati chiusi l'attenzione si sposterà sui conti di Microsoft (Euronext: MSF.NX - notizie) e Intel (Euronext: INCO.NX - notizie) , con un eps atteso di 0,7 e di 0,65 dollari, mentre Alphabet (Xetra: ABEA.DE - notizie) e Amazon.com (NasdaqGS: AMZN - notizie) dovrebbero riportare un utile per azione di 7,4 e di 1,13 dollari.

Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online