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I dati macro non aiutano le Borse. Petroliferi in luce a Milano

Conclusione negativa oggi per la piazza azionaria giapponese che si è allineata al sentiment negativo che ha dominato le altre Borse asiatiche. L'indice Nikkei 225 è sceso dello 0,8% all'indomani dell'avio dei negoziati sulla Brexit, frenato anche dal rafforzamento del dollaro nei confronti dello yen, con un ritorno del cambio al di sopra di quota 111.

Contrastate le Borse europee che dopo un avvio poco mosso faticano ad allontanarsi con decisione dalla parità. Il Cac40 e il Ftse100 scendono rispettivamente dello 0,07% e dello 0,08%, mentre il Dax30 si apprezza dello 0,07%.

Prevale una certa cautela in vista dei dati macro che saranno diffusi in America nel primo pomeriggio e in attesa dei discorsi di vari membri della Fed. Intanto in Europa si guarda al dato sull'inflazione in Germania in arrivo nelle prossime ore e per il quale a marzo si dovrebbe registrare un rialzo dello 0,4%, in frenata rispetto allo 0,6% precedente.

In Europa l'indice della fiducia economica a marzo si è attestato a 107,9 punti dai 108 di febbraio e sotto le attese degli analisti che puntavano ad una conferma della rilevazione precedente.
L'indice di fiducia delle imprese è sceso da 1,3 a 1,2 punti a fronte della previsione di un rialzo a 1,4 punti, mentre l'indice della fiducia servizi è sceso da 13,9 a 12,7 punti, deludendo anche in questo caso le stime fissate a 14 punti.

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Poco mossa Piazza Affari dove il Ftse Mib ha provato ad allungare oltre i 20.300 punti, per poi ripiegare verso area 20.250, con un frazionale ribasso dello 0,2%.

Il rialzo dei prezzi del petrolio in area 49,5 dollari favorisce gli acquisti sui titoli del settore oil con Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) e Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) in ascesa dell'1,92% e dell'1,58% ,seguiti da ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) che guadagna lo 0,92%.

In rialzo dell'1% Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) sulla scia dei rumors secondo cui Vivendi (Londra: 0IIF.L - notizie) starebbe valutando di proporre il suo CEO De Puyfontaine alla presidente dell'ex monopolista italiano.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore bancario si mantengono a galla Bper Banca con un frazionale rialzo dello 0,08%, seguito da Banco BPM che resta sulla parità, mentre Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) perdono mezzo punto, lasciando più indietro Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) e Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che flettono dello 0,83% e dell'1,19%.

In calo dell'1,16% Fca nel giorno in cui Berenberg ha confermato la raccomandazione "hold" sul titolo, con un prezzo obiettivo da 7,7 a 9,2 euro.

Sul fronte macro Usa si conosceranno le nuove richieste di sussidi di disoccupazione che dovrebbero calare da 258mila a 248mila unità, mentre per il dato finale del PIL del quarto trimestre del 2016 dovrebbe mostrare un rialzo del 2% rispetto all'1,9% dell'indicazione preliminare e in confronto al 3,5% dei tre mesi precedenti.

In calendario un discorso di Loretta Mesters, presidente della Fed di Cleveland, oltre a cui parlerà Robert Kaplan, a capo della Fed di Dallas, ma a prendere la parola sarà anche John Williams, presidente dela Fed di San Francisco.

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