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I sette grandi

Ancora una volta vediamo l’orda barbarica cinese muoversi per gli acquisti di marca nel nostro paese, mi riferisco all’interesse di Great Wall per FCA (la prima è un decimo il fatturato della seconda): da questo si può evincere che l’Italia ha una governance politica completamente allo sbando. Visto che il denaro di Pechino è destinato ad essere sempre più presente nel Vecchio Stivale tanto vale che almeno dedichiamo un po di tempo a conoscere chi sono i sette uomini più potenti e ricchi in Cina in vista del prossimo Congresso in autunno del Partito Comunista. Partiamo ovviamente con l’uomo più ricco di Cina ossia Ma Yun più conosciuto per il suo nome occidentalizzato di Jack Ma: il fondatore di Alibaba (Berlino: AHLA.BE - notizie) a cui oggi si attribuisce una quota di controllo azionario del 7.8% della seconda grande azienda online del mondo, subito dopo Amazon e davanti ad Ebay (Xetra: 916529 - notizie) . Il suo patrimonio è stimato in oltre 30 miliardi di euro e questo ne fa l’uomo più ricco non solo della Cina ma addirittura di tutta l’Asia. La sua storia è molto interessante: nato da umili origini, da adolescente faceva la guida turistica e l’interprete nella città di Hangzhou; nel 1995 ebbe la fortuna di accompagnare alcuni imprenditori cinesi a Los Angeles e fu in quella occasione che scoprì casualmente internet (allora appena nato) ed il suo potenziale. Tornato in Cina costituì Alibaba assieme ad altri 17 soci fondatori con un capitale di appena 45.000 euro puntando ad essere un punto di incontro online per le imprese cinesi. L’anno successivo ottenne 20 milioni di investimenti in capitale di rischio da Goldman Sachs (NYSE: GS-PB - notizie) e Soft Bank. Dopo il successo della quotazione di Alibaba nella borsa di NY nel 2014, Jack Ma ha investito 460 milioni di dollari nella conglomerata Yum! che ha lo scopo di gestire il franchising di Taco Bell, Pizza Hut e KFC proprio in Cina.

Quando era adolescente veniva sistematicamente scartato ad ogni colloquio di lavoro, il suo stipendio iniziale come insegnate di lingua inglese era di appena 20 euro al mese e l’Università di Harvard ha respinto per numerose volte la sua domanda di ammissione ai corsi: fu allora che si promise un giorno quando sarebbe stato un business man affermato di poterci andare, ma non come studente, ma come docente. Al secondo posto troviamo Xi Jinping, l’attuale Presidente della Repubblica Popolare Cinese. Successore di Hu Jintao a lui si deve l’attuale politica di espansione economica della Cina in tutto il mondo, tanto che oggi è considerato l’unico difensore della globalizzazione planetaria. Il suo obiettivo fa paura a Washington: diventare la prima potenza economica e militare del mondo. Il padre fu fondatore del Partito Comunista, ma venne incarcerato per dissidi con Mao Tsetung. Laureato in Ingegneria Chimica è stato Segretario di Shanghai e componente del Comitato Centrale del Partito dal 2008. Sua moglie, Peng Lyuan, è una famosa cantante ed attrice cinese. Al terzo posto troviamo il giovane Robin Li, il fondatore di Baidu (Xetra: A0F5DE - notizie) il motore di ricerca più famoso ed utilizzato in Cina. Il suo patrimonio personale è stimato in 12 miliardi di euro, è considerato uno dei pionieri dell’industria tecnologica cinese. Dopo la laurea a Pechino in informatica, ha conseguito un master all’Università di NY che gli permise di lavorare come analista informatico presso il Wall Street Journal. Proprio quell’esperienza lavorativa gli permise di acquisire il know how per sviluppare l’algoritmo di ricerca del motore che fa girare Baidu. La stampa nazionale lo ha battezzato il Bill Gates cinese.

Al quarto posto troviamo Wang Jianlin, il fondatore del Gruppo Wanda, una conglomerata cinese operante nel mercato immobiliare e cinematografico (soprattutto leader mondiale nella gestione di sale cinematografiche). In Europa lo abbiamo conosciuto per aver acquistato il 20% dell’Atletico Madrid (terza squadra di calcio in Spagna). Il suo patrimonio personale è stimato in 28 miliardi di euro, era l’uomo più ricco d’Asia fino a prima che arrivasse Jack Ma. Da giovane si arruolò nell’Esercito Popolare di Liberazione arrivando sino a raggiungere il grado di colonnello che dovette abbandonare in seguito alla riduzione delle Forze Armate. Inizio pertanto come imprenditore immobiliare rilevando imprese in stato di fallimento: proprio l’acquisizione di un centro commerciale gli permise di comprendere il potenziale economico delle sale cinematografiche. Al quinto posto troviamo Yi Huiman, il presidente di ICBC (HKSE: 1398-OL.HK - notizie) (Industrial and Commercial Bank of China), la banca più grande del mondo per attivi detenuti, la seconda per valorizzazione di borsa dopo l’americana Wells Fargo (Swiss: WFC-USD.SW - notizie) . In precedenza è stato presidente della regione di Zhejiang e Pechino. Il sesto posto se lo aggiudica Li Ka Shing, il fondatore e maggiore azionista di CK Hutchinson Holdings, una multinazionale delle Isole Cayman quotata alla Borsa di Hong Kong nata nel 2015 dalla fusione di Cheung Kong Holdings (Other OTC: CHEUF - notizie) e Hutchison Whampoa. Le attività che coordina e controlla spaziano dalle telecomunicazioni, trasporto marittimo ed investimenti immobiliari, lavorano per lui circa 300.000 dipendenti in 50 differenti paesi, questo lo ha trasformato nel cinese più economicamente influente in tutto il continente asiatico. Il suo patrimonio è stimato in 29 miliardi di euro.

Il suo inizio fu molto umile: da adolescente vendeva cinturini per orologi. A 22 anni costituì una impresa di produzione di fiori artificiali che esportava soprattutto in USA, l’acquisto della Hutchinson Whampoa (più grande gestore di porti al mondo) gli ha valso il soprannome di Superman di Hong Kong. Ha investito personalmente l’1% del suo patrimonio in Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) . Infine in settima posizione si colloca un altro giovane imprenditore cinese, Ma Huateng, che non è parente di Jack Ma pur avendo lo stesso cognome. Stiamo parlando del co-fondatore di Tencent (HKSE: 0700-OL.HK - notizie) , la società cinese quotata alla Borsa di Hong Kong che fornisce servizi per l’intrattenimento, i mass media, internet, e i telefoni cellulari in Cina. Fa parte della corazzata BAT, acronimo inventato per identificare le tre grandi cinesi del world wide web: Baidu, Alibaba e Tencent. Sempre Tencent è stata ribattezzata la AOL (Xetra: 6OL.DE - notizie) della China per aver ideato la chat di messaggistica istantanea denominata QQ utilizzata da trecento milioni di cinesi. Il suo nome è stato occidentalizzato in Pony Ma. Il patrimonio personale si attesta a oltre 28 miliardi di euro, facendo uno dei primi tre uomini più ricchi della Cina. La sua ricchezza deriva dalla sua partecipazione al capitale azionario di Tencent Holdings pari al 9.7%: nel 2007 è stato dichiarato da Forbes come una delle persone più influenti del mondo. Da bambino sognava di fare l’astronauta, dopo la laurea in scienza del computer presso l’Università di Shenzen iniziò a lavorare come sviluppatore di sistemi presso la China Motion Telecom. Ha costituito Tencent nel 1998 assieme ad altri quattro compagni di università utilizzando il denaro che aveva guadagnato letteralmente giocando con le azioni alla Borsa di Shangai. Molta conosciuto un suo detto: in Cina non è importante quello che si dice, ma quello che si fa.

Autore: Eugenio Benetazzo Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online