Il conflitto in Ucraina, i timori per l'inverno e di una crisi sanitaria
Strade buoie e generatori elettrici sono diventati la norma a Leopoli dopo l'attacco di metà settimana che ha lasciato la città anche senza acqua corrente.
Con interventi tempestivi però circa il 90% della rete elettrica era stata ripristinata già mercoledì sera.
Il premier ucraino Denys Shmyhal non si dà per vinto
"Oggi in Ucraina non c'è una sola centrale idroelettrica o termale che non sia stata colpita dal nemico e la più grande centrale nucleare d'Europa, Zaporizhzhia è occupata. Nonostante tutto la rete energetica resiste e produce il 70% del fabbisogno energetico".
Quasi la metà dei residenti di Kiev era ancora senza elettricità venerdì, mentre squadre di tecnici erano al lavoro per ripristinare la rete. I sistematici attacchi russi stanno mettendo in ginocchio le infrastrutture energetiche del Paese che deve affrontare anche i primi rigori del freddo. Che alimenta i timori di una crisi sanitaria e di un ulteriore esodo, a nove mesi dopo l'inizio della guerra.
Il ministero della Reintegrazione dei territori temporaneamente occupati dell'Ucraina ha riferito che venerdì è partito da Kherson un treno diretto a Khmelnytskyi, nell'ovest del Paese, con i primi 100 residenti della città che hanno approfittato dell'evacuazione prevista dal governo di Kiev. "Tra loro ci sono 26 bambini, 7 pazienti costretti a letto e 6 persone con mobilità ridotta", si legge in un post sul profilo Facebook del ministero.
All'arrivo a Khmelnytskyi, tutti gli sfollati "riceveranno assistenza" e "un sostegno monetario", saranno "sistemati gratuitamente e riceveranno aiuti umanitari", ha precisato il ministero. "Ricordiamo che attualmente è possibile evacuare dalla regione di Kherson in autobus per Odessa, Mykolaiv e Kryvyi Rih".
Nelle scorse ore, le autorità ucraine avevano annunciato le evacuazioni dei pazienti degli ospedali di Kherson a causa dei sistematici bombardamenti russi contro la città.