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Il Cts è più clemente: capienza di cinema, teatri e impianti sportivi verso il 75%

A fan waves a giant flag during the Serie A 2021/22 football match between AC Milan and Venezia FC at Giuseppe Meazza Stadium, Milan, Italy on September 22, 2021 (Photo by Fabrizio Carabelli/LiveMedia/NurPhoto via Getty Images) (Photo: NurPhoto via Getty Images)
A fan waves a giant flag during the Serie A 2021/22 football match between AC Milan and Venezia FC at Giuseppe Meazza Stadium, Milan, Italy on September 22, 2021 (Photo by Fabrizio Carabelli/LiveMedia/NurPhoto via Getty Images) (Photo: NurPhoto via Getty Images)

Dario Franceschini porta di fronte al Comitato tecnico scientifico la crisi del mondo dello spettacolo. Ed entro la fine di settembre gli esperti dovrebbero pronunciarsi per espandere la capienza di cinema, teatri e sale da concerto dall’attuale 50% al 75-80% nel rispetto delle norme anti-Covid che prevedono l’obbligo del Green pass e della mascherina per tutta la durata dello spettacolo. “Difficile che si arrivi al massimo della capienza, quindi al 100% come nel periodo pre-Covid, ma certamente qualche passo in avanti sarà fatto”, spiega una fonte interna al Cts.

Durante un’audizione il ministro della Cultura ha chiesto agli esperti di valutare la possibilità di superare le misure di distanziamento interpersonale e gli attuali limiti di capienza, arrivando al 100% dei posti occupati e mantenendo l’obbligo del Green pass e della mascherina per tutta la durata degli spettacoli. “Teatri, cinema e sale da concerto sono luoghi sicuri”, ha esordito Franceschini alla vigilia della manifestazione di domani, quando a San Siro si riuniranno tutti i produttori di musica live e le associazioni di categoria del settore per presentare le proposte rivolte al governo “per uscire dal grave stallo in cui versa tutto il settore della Musica Live in Italia da ormai quasi due anni”. Entro il 30 settembre si capirà se le richieste saranno recepite, un primo orientamento lascia presagire che un allentamento delle misure ci sarà, ma si sta valutando ancora come comportarsi per i concerti con pubblico in piedi.

Novità dovrebbero arrivare a breve anche per il mondo dello sport. Insieme al ministro Franceschini, il Comitato tecnico scientifico ha ascoltato la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, Valentina Vezzali, la quale al termine dell’incontro ha lasciato trapelare che arrivano segnali dal Comitato tecnico scientifico: “La capienza negli impianti sportivi sarà al 75% all’aperto, e del 50% per quelli al chiuso”.

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L’altro tema che dovrà affrontare il Comitato tecnico scientifico riguarda la riduzione dei giorni di quarantena per gli studenti delle scuole. La questione viene sollevata dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa: “La politica sicuramente è chiamata a fare una riflessione ed assumersi una responsabilità. È chiaro che siamo nell’alveo delle scelte che la politica deve fare sulla base anche delle indicazioni scientifiche del Comitato tecnico. Una valutazione sulla riduzione delle quarantene deve essere assolutamente presa in considerazione”. Anche il ministro alle Pari Opportunità e alla Famiglia, Elena Bonetti, ha chiesto al Cts una valutazione: “Ho chiesto al Cts la valutazione se, sulla base dei dati scientifici, si può effettivamente, come sembra, poter diminuire il tempo della quarantena, restringerla per i vaccinati e i bambini piccoli che non sono vaccinati, o se viceversa introdurre strumenti di monitoraggio come i tamponi”.

Sull’idea di non mettere l’intera classe in quarantena sono d’accordo anche i presidi. Ma più che identificare la riduzione della quarantena al solo compagno di banco del positivo sarebbe più opportuno parlare di “contatti, a cui la Asl può risalire come previsto attraverso un contact tracing approfondito. Tuttavia nella stragrande maggioranza dei casi non riesce a farlo. Perché le Asl sono già al collasso”, spiega all’Adnkronos Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi. Di certo non possono andare in quarantena classi intera perché “si tornerebbe alla situazione dello scorso anno. In Italia le classi sono 400mila, se solo l′1% avesse ogni giorno un alunno positivo andrebbero in quarantena 4mila classi al giorno”. Ora tocca al Cts decidere, anche se per adesso appare prudente.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.