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Il Dipartimento di Giustizia Usa dice no alla pubblicazione del fascicolo sul tycoon

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti vuole tenere segreto un documento su Donald Trump. Per questo motivo ha detto no alla pubblicazione del fascicolo del tribunale che dovrebbe chiarire le ragioni che hanno spinto gli investigatori federali a effettuare una perquisizione a casa di Donald Trump, la scorsa settimana.

L’operazione nella sua residenza a Mar-a-Lago, in Florida – la prima del genere nei confronti di un ex presidente americano– ha provocato una bufera politica. Il tycoon e i suoi sostenitori hanno denunciato il fatto parlando di una “caccia alle streghe”.

Diverse organizzazioni avevano chiesto a un giudice di rilasciare un documento del tribunale in cui gli investigatori spiegano i motivi della perquisizione. Il Dipartimento di Giustizia ha però sostenuto che una pubblicazione del genere “danneggerebbe irreparabilmente l’indagine penale in corso”, in quanto il documento contiene “informazioni molto sensibili sui testimoni” e tecniche utilizzate dalle forze dell’ordine.

Intanto Donald Trump, sempre più propenso a ricandidarsi per la Casa Bianca nel 2024, ha assicurato che questi documenti erano stati “declassificati”.

Donald Trump spione?

Secondo il mandato di perquisizione eseguito dagli agenti dell'FBI nella casa dell'ex presidente, Donald Trump (76 anni) è sotto inchiesta penale per spionaggio.

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Nella perquisizione dell'8 agosto scorso (autorizzata dal Procuratore Generale Merrick Garland e di cui anche Joe Biden era all'oscuro) nella villa di Trump a Palm Beach, l'FBI ha prelevato undici serie di file classificati, inclusi file contrassegnati da "TS/SCI", una designazione per il materiale top secret che potrebbe causare danni "eccezionalmente gravi" alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

Armi nucleari e dossier-Macron? Trump: "L'ennesima montatura"

Dopo la deposizione (senza risposte) di Trump a New York del 10 agosto per il caso di evasione fiscale, il quotidiano "Washington Post" ha rivelato che, a casa dell'ex presidente, l'FBI stava cercando, in particolare, documenti sulle armi nucleari (li hanno trovati? ) e che i federali avrebbero trovato un dossier sul presidente francese Emmanuel Macron.

Definendola "l'ennesima montatura"; Trump ha paragonato questa inchiesta al Russiagate e alle due richieste di impeachment. Sul social network "Truth", Trump ha scritto: "Il presidente Barack Obama ha preso 33 milioni di pagine di documenti, molti dei quali riservati. Quanti di loro riguardavano il nucleare? La risposta è: un sacco!".

Ma, al di là di una possibile "persecuzione" giudiziaria nei suoi confronti, Trump dovrà pur rispondere alla domanda che è sulla bocca di tutti: perché si è portato a casa tutti quei documenti?

Per ricordo? O per tenerli lontani da occhi indiscreti?