Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    33.922,16
    +40,66 (+0,12%)
     
  • Dow Jones

    37.953,45
    +178,07 (+0,47%)
     
  • Nasdaq

    15.286,39
    -315,11 (-2,02%)
     
  • Nikkei 225

    37.068,35
    -1.011,35 (-2,66%)
     
  • Petrolio

    83,39
    +0,66 (+0,80%)
     
  • Bitcoin EUR

    60.397,43
    +1.017,25 (+1,71%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.381,20
    +68,58 (+5,42%)
     
  • Oro

    2.410,10
    +12,10 (+0,50%)
     
  • EUR/USD

    1,0654
    +0,0008 (+0,07%)
     
  • S&P 500

    4.967,32
    -43,80 (-0,87%)
     
  • HANG SENG

    16.224,14
    -161,73 (-0,99%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.918,09
    -18,48 (-0,37%)
     
  • EUR/GBP

    0,8610
    +0,0054 (+0,64%)
     
  • EUR/CHF

    0,9696
    -0,0015 (-0,15%)
     
  • EUR/CAD

    1,4644
    -0,0006 (-0,04%)
     

Il dollaro è al centro dell’attenzione: tutto dipende dalla dichiarazione del FOMC

Verso l’apertura della sessione europea, il dollaro si è mosso in rialzo. L’attenzione dei mercati si è concentrata sulla decisione sui tassi di interesse e, ancor più, sulla dichiarazione del Fomc.

Nella giornata di martedì, i rendimenti dei titoli del Tesoro degli Stati Uniti a lungo termine si sono mossi in rialzo, spingendo il dollaro. Dopo mesi di dichiarazioni dei membri del Fomc sulle tempistiche, i mercati hanno, infatti, iniziato a considerare un impegno deciso della Fed ad avviare la correzione del bilancio.

Sia i falchi sia le colombe si sono espressi ed entrambi i fronti concordano più sulla necessità di iniziare a correggere il bilancio che su un’ultima manovra restrittiva prima della fine dell’anno.

Nella giornata di lunedì, il Fmi ha rivisto in negativo le previsioni di crescita degli Stati Uniti per il 2017 e il 2018. A ogni modo, la revisione del Fmi difficilmente influirà sulla decisione del Fomc. Durante il secondo trimestre, i dati sugli Stati Uniti hanno continuamente fornito segnali contrastanti. Tuttavia, l’indice dei direttori degli acquisti del settore privato, pubblicato nella giornata di lunedì e risultato migliore del previsto, e l’indice della fiducia dei consumatori nel mese di luglio, diffuso nella giornata di martedì, rappresentano segnali positivi per l’economia degli Stati Uniti all’avvio del terzo trimestre. Alla luce della decisione del Fomc, risultati così positivi paiono essere giunti al momento più opportuno.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Alla redazione di questo articolo, l’indice del dollaro spot guadagnava lo 0,16% per portarsi a quota 94,205. I dati sulle vendite di nuova costruzione, che verranno pubblicati nel pomeriggio, riusciranno difficilmente a influire sull’andamento della valuta degli Stati Uniti. Sarà, infatti, la dichiarazione del Fomc a decidere il fato del dollaro fino alla giornata di venerdì, quando verrà pubblicata la prima stima del Pil del primo trimestre.

Nel pomeriggio, si svolgeranno alcuni incontri tra esponenti dell’amministrazione Trump e membri della commissione di inchiesta presieduta da Mueller. Ciò potrebbe complicare la situazione. A ogni modo, per il momento, l’impatto degli incontri dovrebbe essere limitato. Le indagini riguardano certamente Trump, ma si concentrano sul periodo precedente alla sua elezione.

La dichiarazione del Fomc è, senza alcun dubbio, l’evento principale della giornata. Tuttavia, non si deve trascurare la pubblicazione della prima stima del Pil del primo trimestre del Regno Unito.

Dopo i recenti dati negativi sull’economia britannica, la correzione al ribasso delle previsioni di crescita del Regno Unito attuata dal Fmi appare più che giustificata. Considerate le affermazioni da falco di Carney e Haldane, ci si chiede, quindi, se la Banca d’Inghilterra attuerà la manovra restrittiva nel corso del prossimo mese. Se i dati pubblicati questa mattina dovessero ulteriormente deludere, tale esito peserebbe notevolmente sulla sterlina.

Alla redazione di questo articolo, la sterlina perdeva lo 0,08% per scendere a a 1,3015$. L’andamento della valuta britannica dipenderà dai dati sul Pil. Secondo le previsioni, nel secondo trimestre, la crescita dovrebbe essere dello 0,3%. I mercati dovrebbero trascurare i dati di Bba sui mutui approvati, la cui pubblicazione coincide con quella della lettura del Pil.

In assenza di dati sull’Eurozona rilevanti, i mercati possono concentrarsi sugli Stati Uniti. La propensione a investire nel dollaro pesa sull’euro che, alla redazione di questo articolo, perdeva lo 0,12% per toccare gli 1,1633$.

Tutto dipende dal Fomc, la cui dichiarazione potrebbe trascinare il dollaro in ribasso.

This article was originally posted on FX Empire

More From FXEMPIRE: