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Il dramma della scarpa rotta: per la Nike duro colpo in borsa

La scarpa rotta di Zion Williamson (foto: Getty Images)
La scarpa rotta di Zion Williamson (foto: Getty Images)

Può bastare una scarpa rotta per mettere in crisi una multinazionale che – raramente – ha mostrato difetti qualititativi nei suoi prodotti usati dai professionisti dello sport? Ebbene sì, ed è proprio quello che è successo al gigante Nike, reo di aver affidato a uno dei più importanti talenti del basket una scarpa difettosa.

Zion Williamson gioca a Duke, nella NCAA (il campionato universitario statunitense di pallacanestro) ed è considerato da tutti un vero e proprio fenomeno. Appena sarà eleggibile per approdare in NBA tutti lo vorranno, visto che già ora lo chiamano l’erede di LeBron James. Mercoledì 21 febbraio la stellina di Duke è entrato in campo per la sfida contro North Carolina e dopo 36 secondi la sua Nike, indossata grazie a un accordo tra la multinazionale e l’università, è letteralmente scoppiata. Williamson, piuttosto contrariato, è uscito dal campo poco dopo: a causa dell’incidente ha subìto uno stiramento al ginocchio destro. Nulla di grave alla fine, ma si pensava già a un lungo stop pochi secondi dopo l’infortunio.

Tutti lo hanno visto, e tutti lo hanno commentato sui social. Le foto della Nike rotta hanno fatto il giro del mondo. Persino Barack Obama e LeBron James hanno mandato messaggi di incoraggiamento a Williamson. Barack Obama era per altro in tribuna, e le telecamere lo hanno inquadrato con aria sorpresa mentre diceva “gli si è rotta la scarpa!”.

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Tutto questo non ha fatto bene all’immagine della Nike e infatti le conseguenze si sono viste immediatamente. In Borsa ha perso l’1% del valore delle sue azioni solo ieri, e ha evitato per poco di non perdere addirittura il 2%. La società si è affrettata a comunicare che questa rottura è un caso isolato, e probabilmente ha anche ragione. Ma ora ci sono di mezzo i social, e questo infortunio potrebbe scardinare la storia d’amore tra la Nike, il suo reparto di controllo qualità e Wall Street.

Zion Williamson durante la caduta (Robert Willett/Raleigh News & Observer/TNS)
Zion Williamson durante la caduta (Robert Willett/Raleigh News & Observer/TNS)

Le scarpe, nella fattispecie, sono le Nike PG 2.5, chiamate così perché disegnate con l’aiuto della stella NBA Paul George, che gioca negli Oklahoma City Thunder. George ha subito contattato la Nike per capire cosa è andato storto, ma ha aggiunto che non ha dubbi sulla tenuta generale delle ‘sue’ scarpe – visto che vengono attualmente indossate da moltissimi giocatori in NBA, nella NCAA e in diversi altri campionati. Senza mai aver avuto problemi del genere. Le scarpe costano 110 dollari in negozio e 92 dollari online, quindi sono alla portata di ogni tasca.

Un dettaglio della Nike ‘scoppiata’ (foto: Getty Images)
Un dettaglio della Nike ‘scoppiata’ (foto: Getty Images)

Williamson ha indossato in questa stagione almeno 10 modelli differenti di Nike, partendo da modelli con un valore prossimo ai 350 dollari fino a quelle che poi gli sono scoppiate sui piedi, tra le più economiche. Alcuni hanno fatto notare che la scarpa era stata molto usata in precedenza, e visto che Williamson (18enne) pesa 129 chili ed è alto 2 metri, probabilmente la calzatura è arrivata a fine vita proprio all’inizio della partita con North Carolina.

Brad Crawford, giornalista del sito 247Sports, ha detto che per uno come Zion Williamson ci vorrebbero delle scarpe specifiche, nel caso volesse usarle per più partite durante una stagione. Ma non è nemmeno il commento più negativo. Sui social vengono fuori dal nulla anche recensioni terribili, con persone comuni che spiegano come la scarpa si sia consumata, sotto i loro piedi, in meno di un mese. Ma è solo parte dell’incubo che sta vivendo ora la Nike: i social spesso, o quasi sempre, cavalcano gli scandali nel modo più negativo possibile. E la borsa, nel bene o nel male, ascolta anche queste voci.

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