Il Pil cresce oltre le previsioni, "ma non basta, serve uno sforzo corale"
Sarà +5,8%, più probabilmente +5,9%, se non addirittura +6%. Quello che conta è che ”è in atto una ripresa intensa del Pil, il terzo trimestre sta andando bene. Per fine anno l’Ufficio Parlamentare di Bilancio prevede un +5,8%, non possiamo escludere che a fine anno sia superiore” afferma il ministro dell’Economia Daniele Franco sottolineando che “i dati sono incoraggianti”, chiuderemo “con un deficit e un debito un po’ migliori di quanto indicato nel Def”. Inoltre il debito “l’anno prossimo scenderà ulteriormente e verso la fine del decennio convergerà verso i livelli pre-pandemici”.
Ma non basta. ”È importante - ha aggiunto parlando al Forum Ambrosetti a Cernobbio - che la crescita sia rapida”, ma “la sfida più importante è crescere in modo strutturalmente più elevato che in passato”. Per fare questo, “credo che su ogni norma e su ogni provvedimento dovremmo sempre domandarci quali saranno gli effetti al 2025-2030, nel 2050 serve una visione d’insieme, un impegno e uno sforzo corale: non basta il Piano, non basta quello che fa il Governo, serve uno sforzo corale del Paese e delle imprese soprattutto. Io credo - ha detto ancora il ministro Franco - che adesso l’enfasi via via crescente è instradare l’economia su un sentiero di crescita che sia strutturalmente più alto. Uscirne richiede un buon utilizzo del piano e una strategia che sappia contemporaneamente incidere sull’occupazione, sul capitale umano e sulla produttività. E credo che questi elementi vanno visti assieme”.
Guardando ai prossimi provvedimenti, la manovra e il decreto fiscale, Franco sottolinea che “l’intervento sul cuneo e sull’Irpef saranno centrali”. Il carico fiscale deve essere “quanto più possibile favorevole ai fattori della produzione, in particolare al lavoro”.
Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.