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Il referendum catalano spinge l’EUR, con i PMI del settore privato che guidano l’EUR, la GBP e il USD
Oggi, in precedenza:
L’euro ha colpito le acque già abbastanza agitate all’inizio della giornata, quando i mercati hanno risposto al risultato del referendum catalano di domenica, che è stato alterato dagli scontri della polizia e tentativi di chiusura dei seggi elettorali.
Una clausola di incertezza politica ha colpito una delle economie più grandi della zona euro, con il governo spagnolo impegnato a impedire il voto, in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale spagnola affermando che il referendum sarebbe considerato illegale. A seguito delle mosse da parte del governo per bloccare il voto, l’affluenza è scesa a poco più del 42%, mentre è stato riferito che ben 2m dei 2.3m voti espressi hanno votato a favore dell’indipendenza, che era al di sopra del 1.8 m voti considerati sufficienti dal presidente catalano Puigdemont per dichiarare l’indipendenza.
L’EUR era in ribasso in risposta alle notizie provenienti dall’Europa, mentre i mercati ora vogliono vedere come si svolgono gli eventi in quanto il presidente catalano cerca di creare uno stato indipendente prima della fine della settimana. Il primo ministro della Spagna, Rajoy, ha lottato per mettendo in atto una rivolta populista nell’ultima elezione generale e le ultime azioni del governo ci faranno capire se Rajoy è l’uomo giusto.
Nonostante la caduta dell’Euro, l’appetito di rischio durante la sessione asiatica è stato ottimista in seguito ai dati sul PMI della produzione cinesi di settembre rilasciati nel corso del weekend, con l’ASX200 che guadagna una solida crescita e il Nikkei in salita dietro ad uno Yen più debole.
I dati positivi dalla Cina insieme ad un AUD e Yen più deboli sono certamente positivi per entrambe le economie, con la decisione sul tasso di interesse della RBA di domani e le elezioni generali indette a sorpresa richieste dal primo ministro Abe portando l’attenzione sulla coppia durante la settimana.
I dati macroeconomici rilasciati durante la mattinata sono stati relativamente misti, con l’indice di produzione australiano di settembre che riflette un’attività più debole, mentre le proiezioni di produzione di Tankan del Giappone per il terzo trimestre sono state in gran parte ottimiste, l’unica delusione è la prospettiva della grande industria CAPEX, e numeri del secondo trimestre.
Lo yen si è mosso in ribasso dello 0,29% a 112,84¥ contro il dollaro, con i guadagni del’AUD invertiti, in calo dello 0,14% a $ 0,7823 al momento della scrittura.
Per il resto della giornata:
È un’altra giornata impegnativa sul fronte dei dati. I dati di fine settembre sul PMI della produzione che dovrebbe essere rilasciata dall’Eurozona questa mattina, con la Spagna e l’Italia che dovrebbero per vedere un miglioramento nelle uscite per sostenere i primi numeri preliminari pubblicati la scorsa settimana.
Mentre le previsioni sono positivi per l’EUR, i numeri non riescono a riportare l’EUR in un territorio positivo, con i mercati che potrebbero continuare a mantenere uno sguardo attento sulla Spagna e sul fatto che il presidente catalano Puigdemont possa effettivamente creare una Repubblica indipendente che avrebbe sicuramente interrotto la ripresa economica degli spagnoli.
Avevamo visto l’EUR costante verso la fine della settimana, dopo un deludente risultato elettorale tedesco del weekend, i mercati dovranno continuare a monitorare il progresso della Merkel nella formazione di un governo di coalizione.
Con l’EUR in esame, i dati sul PMI della produzione britannica saranno di particolare interesse stamattina. Il governatore della Boe Carney è stato chiaro su un probabile aumento dei tassi nei prossimi mesi se i dati economici continuassero a sostenere una mossa. I numeri PMI del settore privato di settembre, che includono la produzione di oggi, insieme ai numeri del settore dei servizi e delle costruzioni durante la settimana, forniranno ai mercati ulteriori orientamenti su cosa aspettarsi nella prossima riunione del MPC, con numeri solidi che potrebbero vedere una spinta per la sterlina, che è stata sotto pressione in vista dell’apertura europea, diminuita dello 0,27% a 1,3362 dollari all’epoca della relazione.
Mentre i dati forniranno la direzione della sterlina, la conferenza annuale del partito conservatore, che ha avuto inizio domenica, sarà anche un fattore da considerare, con qualsiasi perdita di sostegno per il primo ministro britannico che probabilmente peserà sulla sterlina.
Al momento della scrittura, l’indice Dollar Spot è in rialzo dello 0,36% a 93,411, sostenuto dallo spostamento dell’EUR, che è diminuito dello 0,40% a 1.1767$, con la direzione del dollaro non solo legato alle statistiche di oggi, ma anche al sentimento sulle riforme delle tasse e speranze che Trump annuncerà un presidente FED più falco.
This article was originally posted on FX Empire
