Il Trentino "aggira" il Dpcm: cambiano gli orari di chiusura di bar e ristoranti
Il nuovo Dpcm, firmato sabato ed entrato in vigore da domenica, ha diviso l’Italia. Tra le proteste da nord a sud che hanno caratterizzato un fine settimana ricco di tensioni, dal Trentino Alto Adige arriva la decisione da parte delle province autonome di Trento e Bolzano di mettere mano alle decisioni del governo, con la chiusura di bar e ristoranti posticipata rispetto al resto del territorio nazionale.
Nel nuovo decreto che regola e limita l’operatività di tali attività fino alle 18, con relativo coprifuoco alle 23 per tutta la popolazione, da Trento e Bolzano è arrivata la firma sull’ordinanza che prevede la chiusura dei bar alle 20 e dei ristoranti alle 22. L’ordinanza, resa possibile grazie allo status di provincia autonoma, segue in parte il Dpcm e per altre ne se discosta.
A Trento, per esempio, non ci sarà la didattica a distanza per le scuole superiori, che invece a livello nazionale deve coprire il 75 per cento delle ore di lezione. L’ordinanza, entrata in vigore da oggi, prevede anche la chiusura la domenica di tutte le attività commerciali (negozi e centri commerciali).
A Bolzano la didattica a distanza sarà al 50% nelle scuole superiori. Dalle 18 cibi e bevande potranno essere serviti solo ai tavoli (massimo 4 persone per tavolo) e ci sarà il divieto di consumazione in piedi anche all'aperto.
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