La Russia sta con il Cremlino
Il partito al governo, Russia Unita, ha festeggiato la vittoria alle elezioni parlamentari. Il partito pro-Cremlino che sostiene il presidente Vladimir Putin è destinato a mantenere una maggioranza che, secondo il sindaco di Mosca, Sergey Sobyanin, determinerà il futuro del Paese:
“Oggi si sono concluse le elezioni per il parlamento. Elezioni molto importanti che determineranno il destino della nostra città e del nostro Paese; la sua strategia di sviluppo, la sovranità, l'economia, la protezione sociale dei cittadini”.
Tuttavia, il partito comunista ha fatto progressi significativi, piazzandosi secondo. E i voti per Russia Unita sono scesi rispetto alle ultime consutazioni.
Sergey Markov, analista politico pro-Cremlino, spiega che con questi risultati non ci sarà alcun cambiamento sostanziale:
"La cosa più importante in queste elezioni è che il parlamento rimanga lo stesso. Il partito politico che sostiene Vladimir Putin e che è sostenuto da Vladimir Putin avrà ancora la maggioranza. E quindi approverà tutte le decisioni di Vladimir Putin e tutte le decisioni del suo governo».
Alexandre Kynev, analista politico pro-opposizione, invece, sostiente che il risultato è frutto di anomalie strutturali:
_"Questo risultato è dovuto al contributo di regioni anomale la cui quota di voto è inferiore a un terzo degli elettori registrati del Paese. Ma l'affluenza in queste regioni è sempre molto alta, mentre nelle grandi città e nelle regioni dove la protesta è attiva, è minore. Cinque anni fa hanno sostenuto Russia Unita con oltre la metà di tutti i voti espressi". _
Il risultato non è mai stato veramente in dubbio, ma i video che presumibilmente mostrano una mancanza di sicurezza nei seggi elettorali, si sono aggiunti alle accuse di ballottaggio e voto forzato.
Tuttavia la commissione elettorale ha ammesso alcune irregolarità e afferma che gli incidenti saranno oggetto di indagine ma che sono stati pochi e distanti tra loro e non influenzeranno l'esito delle elezioni.