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Imprese, boom 90 mld depositi marzo 2020-gennaio 2021 è precauzionale - Bankitalia

Il logo della Banca d'Italia presso la sede di Milano

ROMA (Reuters) - Anche le imprese stanno accumulando, come le famiglie, risparmio precauzionale sotto forma di depositi bancari, cresciuti di 90 miliardi nel periodo tra marzo 2020 e gennaio 2021.

Lo ha detto Alessio De Vincenzo, capo del Servizio Stabilità finanziaria della Banca d'Italia in audizione in Commissione Finanze della Camera.

Rispondendo a una domanda su dove sia andata la liquidità data alle imprese, anche nelle forme garantite dallo Stato, De Vincenzo ha detto che si tratta di un "fenomeno importante".

"Il risparmio precauzionale non è stato una caratteristica solo delle famiglie ma è stata ed è anche delle imprese, che hanno sospeso programmi di investimenti e proprio a causa dell'incertezza hanno fatto scorte di liquidità", ha detto.

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Questo non significa che le imprese non abbiano criticità nella liquidità, ha detto il funzionario di Bankitalia, ma "a livello aggregato 90 miliardi di aumento dei depositi delle imprese presso le banche è un numero che non si vedeva da qualche anno".

Si tratta, spiega di "liquidità precauzionale che è disponibile, un potenziale pronto a essere utilizzato".

Nel testo del suo intervento si spiega che tra marzo del 2020 e gennaio del 2021, a fronte di un ammontare di finanziamenti alle imprese assistiti da garanzie pubbliche pari a circa 140 miliardi, il flusso lordo dei prestiti alle imprese (che include anche i rinnovi dei prestiti giunti a naturale scadenza nel periodo considerato) è stato di oltre 420 miliardi (contro i circa 340 miliardi nel periodo marzo 2019-gennaio 2020) e quello netto di quasi 70 miliardi (negativo per 10 miliardi nel periodo marzo 2019-gennaio 2020).

Nello stesso intervallo temporale i depositi bancari delle imprese sono cresciuti di oltre 90 miliardi (erano aumentati di circa 20 miliardi nel periodo marzo 2019-gennaio 2020).