In arrivo il nuovo Catasto, rialzi in vista?
Il timore, come capita ogni volta che arriva una nuova norma di carattere fiscale, è che il risultato sia diverso da quello annunciato. Così l'avvio prossimo del nuovo Catasto è visto con preoccupazione da quanti temono che questa misura possa portare a un inasprimento del prelievo sulla casa.
Niente più vani, contano i m2
La principale novità annunciata riguarda i criteri di calcolo, che non saranno più legati al numero dei vani presenti nell'abitazione, ma ai metri quadri effettivi. L'obiettivo è arrivare a rendite catastali più aderenti alla situazione reale degli immobili (circa 63 milioni in Italia). L'adozione sarà progressiva, per arrivare al completamento solo nel 2019.
Per questa ragione nel calcolo verranno inseriti anche i dati specifici della singola abitazione: dall’affaccio allo stato di conservazione, dal piano all’ascensore.
I timori di rialzi
Il valore finale della rendita, ottenuto seguendo questi calcoli, verrà in automatico ridotto del 30% per evitare di arrivare a un ammontare superiore ai valori di mercato. Nel caso degli immobili non civili (ad esempio i capannoni) si procederà con una stima del valore dell'immobile, seguito da un taglio del 20% per arrivare alla rendita definitiva.
Secondo diversi analisti, il rischio concreto è che si arrivi a un inasprimento fiscale, con il risultato di rendere più gravosa la proprietà immobiliare. Così facendo, rientrerebbe dalla finestra (per lo Stato) una parte di quello che esce dalla porta, attraverso l'abolizione di Imu e Tasi relative alla prima casa.