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Incidente sul lavoro, cosa fare: denuncia, retribuzione e pagamento

In caso di infortunio sul lavoro occorre immediatamente comunicare l’incidente al datore di lavoro (Getty)
In caso di infortunio sul lavoro occorre immediatamente comunicare l’incidente al datore di lavoro (Getty)

Se un lavoratore si fa male durante l’orario di lavoro, è coperto dall’assicurazione obbligatoria prevista in caso di infortunio Inail. Nel concetto di infortunio sul lavoro Inail, oltre a far rientrare gli incidenti causati da agenti aggressivi esterni tali da provocare danneggiamenti all’integrità psicofisica del lavoratore, l’Inail comprende anche tutti gli eventi che possono minare la salute del lavoratore durante lo svolgimento dell’attività lavorativa e anche durante il normale tragitto di andata e ritorno tra casa e posto di lavoro.

Cosa deve fare il lavoratore?

In caso di infortunio sul lavoro occorre immediatamente comunicare l’incidente al datore di lavoro che deve inviarlo subito al Pronto Soccorso. A seguito della visita medica, si rilascia il primo certificato che deve essere trasmesso al datore di lavoro. Quest’ultimo lo dovrà presentare per via telematica all’Inail, nel caso i cui i giorni di prognosi fossero più di tre. Il lavoratore prima che finiscano i giorni di prognosi, dovrà sottoporsi ad una visita di controllo presso gli ambulatori Inail. A questo punto si procederà alla chiusura dell’infortunio oppure al prolungamento dei giorni di prognosi.

Per quanti giorni si viene pagati?

Chi paga l’infortunio sul lavoro e per quanti giorni? L’infortunio è pagato per i primi 4 giorni di assenza del lavoratore, dal datore di lavoro. Il primo giorno al 100 per cento, mentre i successivi tre giorni al 60 per cento.

Retribuzione, pagamento e visite fiscali

Dal quinto giorno l’infortunio sul lavoro è pagato dall’Inail: al 60 per cento della retribuzione fino al 90esimo giorno. Al 75 per cento della retribuzione dal 91esimo giorno e fino alla completa guarigione del lavoratore infortunato. In base al nuovo regolamento sulle visite fiscali per il 2018 dei dipendenti pubblici, in vigore dal 13 gennaio 2018, l’infortunio sul lavoro, non rientra più tra le cause di esclusione dall’obbligo di reperibilità malattia per i dipendenti pubblici. Rimane solo per terapie salvavita, causa di servizio e invalidità pari o superiore al 67 per cento.