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Inciucio in Germania, ma a volare è Wall Street

Nella integerrima Germania, dopo essersene dette di tutti colori in campagna elettorale, dopo aver preso entrambi una scoppola alle elezioni e dopo aver escluso qualsiasi riedizione della Grande Coalizione, ebbene dopo tutto questo cosa fanno i due partiti storici tedeschi…

Un’altra Grosse Koalition! E Schulz ha pure la faccia tosta di esultare!!!

Evidentemente dobbiamo riabilitare tutto il ceto politico italiano, anche quello degli ultimi vent’anni! Quasi quasi gli altri son messi peggio!

Il fatto, poi, è che a “festeggiare” il nuovo Governo tedesco non è stata la Borsa di Francoforte (+0,3%), ma ancora una volta Wall Street, in questo momento il Dow Jones sta infatti guadagnando lo 0,8%.

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Perché?

Semplicemente perché alla notizia dell’inciucio tedesco a volare è stato … l’euro (poveri noi!), ed il grande export della Germania ne pagherà le conseguenze.

Piazza Affari ha messo a segno l’ottava seduta rialzista consecutiva, dall’inizio dell’anno è certamente l’indice di Borsa che ha avuto il maggior rialzo.

Sul nostro Ftse Mib (+0,53%) anche oggi gli occhi erano tutti puntati verso la galassia Agnelli, ed i titoli del Lingotto, ancora una volta, non hanno deluso. Best performer di giornata Cnh Ind. (+2,50%), ma hanno ritoccato per l’ennesima volta i loro massimi assoluti anche Exor (+1,50%) e Fiat Chrysler (+0,68%), positiva anche Ferrari (Xetra: 30092157.DE - notizie) (+0,15%).

Dopo due battute d’arresto riparte Prysmian (EUREX: 3056144.EX - notizie) (+1,77%) e completa il podio Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) (+1,64%) che ha iniziato l’anno tra alti e bassi.

Momento d’oro per il risparmio gestito con Banca Generali (+1,46%) ed Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) (+1,34%) che proseguono il trend rialzista, qualche inevitabile presa di profitto invece per Finecobank (MDD: FBK.MDD - notizie) (-0,52%) dopo i continui massimi storici dei giorni scorsi.

Positivi anche i titoli bancari, sale in particolare Banca MPS (Amsterdam: BJ6.AS - notizie) (+2,24%) dopo il collocamento presso investitori istituzionali di un bond a 10 anni di 750 milioni di euro al tasso del 5,375% (sigh!).

Proseguono di buona lena anche Banco BPM (+1,32%), Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) (+1,27%), Bper Banca (+1,02%), Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) (+0,92%) ed Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) (+0,65%), soltanto Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) (-0,31%) ha visto prevalere le vendite.

Vendite che hanno colpito in particolare le sorellastre Unipol (Dusseldorf: 18319160.DU - notizie) (-0,83%) ed UnipolSai (Amsterdam: UQ8.AS - notizie) (-1,07%).

Continua poi la debolezza di Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) (-0,60%) che in queste ultime sedute rimane sempre nelle posizioni di retroguardia ed Atlantia (EUREX: 1683373.EX - notizie) (-0,53%) che conclude l’ottava con un solo rialzo e ben quattro ribassi (bilancio settimanale in rosso di oltre 3 punti percentuali).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

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Autore: Giancarlo Marcotti Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online