Annuncio pubblicitario
Italia markets close in 2 hours 28 minutes
  • FTSE MIB

    34.173,00
    +448,18 (+1,33%)
     
  • Dow Jones

    38.239,98
    +253,58 (+0,67%)
     
  • Nasdaq

    15.451,31
    +169,30 (+1,11%)
     
  • Nikkei 225

    37.552,16
    +113,55 (+0,30%)
     
  • Petrolio

    80,95
    -0,95 (-1,16%)
     
  • Bitcoin EUR

    62.000,06
    +90,55 (+0,15%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.418,72
    +3,96 (+0,28%)
     
  • Oro

    2.324,50
    -21,90 (-0,93%)
     
  • EUR/USD

    1,0671
    +0,0015 (+0,14%)
     
  • S&P 500

    5.010,60
    +43,37 (+0,87%)
     
  • HANG SENG

    16.828,93
    +317,24 (+1,92%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.983,77
    +46,92 (+0,95%)
     
  • EUR/GBP

    0,8612
    -0,0012 (-0,14%)
     
  • EUR/CHF

    0,9725
    +0,0011 (+0,11%)
     
  • EUR/CAD

    1,4613
    +0,0023 (+0,16%)
     

Indicatori stress mercato iniziano a lampeggiare dopo crollo Svb

Un'illustrazione mostra il logo distrutto di Svb (Silicon Valley Bank).

LONDRA (Reuters) - Gli indicatori di stress dei mercati finanziari hanno iniziato a lampeggiare in seguito al crollo della Silicon Valley Bank, che ha indotto gli investitori a ripensare alle prospettive dei tassi statunitensi e ha scatenato la più grande corsa alle obbligazioni almeno dal 2008.

La settimana scorsa Svb è diventata la più grande banca a fallire dalla crisi finanziaria del 2008, provocando scosse sui mercati globali.

Le autorità statunitensi sono intervenute nel fine settimana per garantire i depositi di Svb, ma questo ha fatto poco per rassicurare gli investitori sulle possibili ulteriori ripercussioni.

Gli investitori hanno ridimensionato le aspettative di rialzo dei tassi delle banche centrali mondiali e i titoli bancari sono crollati nuovamente.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Sui mercati monetari, un indicatore del rischio di credito nel sistema bancario statunitense, molto osservato, è salito nella seduta di oggi, così come altri indicatori del rischio di credito nella zona euro.

Il cosiddetto spread FRA-OIS, che misura il divario tra il tasso statunitense a tre mesi e il tasso overnight index swap, è salito al massimo dal 21 febbraio, a 11,4 punti base. Questo spread è ampiamente considerato come un indicatore del rischio del settore bancario e una lettura più alta riflette un aumento del rischio di prestito interbancario.

"Sarebbe irrealistico pensare che le banche non stiano facendo più attenzione a chi prestare denaro", ha detto Lyn Graham-Taylor, economista di Rabobank.

"La situazione è relativamente contenuta negli Stati Uniti, ma è ovvio che ci saranno tensioni nel sistema bancario quando le persone guarderanno i modelli di business degli altri e si chiederanno se qualcuno ha un problema", ha detto Graham-Taylor.

I titoli bancari statunitensi sono finiti sotto tiro nelle prime contrattazioni. L'indice di settore ha subito un calo dell'8,3%, il maggiore in un giorno dall'inizio della crisi Covid-19 nel marzo 2020.

"Se le banche iniziano a essere più caute e gli standard di credito si inaspriscono ulteriormente, aumenta il rischio di recessione", ha detto Frederik Ducrozet, responsabile della ricerca macroeconomica di Pictet Wealth Management.

"Il rischio più immediato proviene dagli Stati Uniti, ma in entrambe le regioni abbiamo indagini trimestrali che mostrano come le banche stiano già pianificando un inasprimento degli standard di credito. Ora c'è un rischio maggiore che questo inasprimento diventi disordinato a un certo punto", ha detto.

Anche le banche europee sono in corsa per la più grande flessione giornaliera dell'ultimo anno, con un calo di quasi il 10%.

Gli spread degli euro swap, un altro indicatore di rischio, sono aumentati bruscamente.

Il divario tra i tassi swap in euro a due anni e i rendimenti delle obbligazioni tedesche a due anni è aumentato di circa 20 punti base, raggiungendo 83 punti base, ai massimi dall'11 novembre.

Secondo gli analisti, ciò è dovuto alla forte domanda di titoli rifugio.

Lo swap spread misura il premio sulla parte fissa di un interest rate swap, utilizzato dagli investitori per coprirsi dal rischio di tasso, rispetto ai rendimenti dei titoli di stato.

In Germania, i rendimenti delle obbligazioni a due anni sono scesi di oltre 50 punti base, molto più del calo di 37 punti base dei tassi swap.

I cross-currency swap, una misura della domanda degli investitori non statunitensi per il dollaro, un altro bene rifugio, hanno raggiunto il massimo degli ultimi cinque mesi.

Gli swap sull'euro a tre mesi hanno raggiunto i meno 34 punti base, il massimo da fine ottobre.

Per quanto drammatici siano stati i movimenti dei prezzi delle obbligazioni e delle azioni nella seduta di oggi, gli analisti hanno convenuto che è improbabile che si tratti di un contagio diretto da parte della Svb.

"Il movimento a cui stiamo assistendo è più un'indicazione di stress che altro", ha detto Piet Christiansen, analista capo della Danske Bank.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Stefano Bernabei)