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Indici in calo zavorrati da minacce Trump su dazi

(Reuters) - Le borse europee scambiano in netto calo penalizzate dalle dichiarazioni di ieri del presidente Usa Donald Trump nella guerra dei dazi con la Cina, spingendo gli investitori ad abbandonare gli asset più rischiosi.

Attorno alle 11, lo STOXX 600 tocca il minimo di un mese cedendo il 2,2%, pronto a registrare la peggior performance giornaliera da inizio dicembre.

Oltre a Piazza Affari che lascia sul terreno il 2,2% circa, sono in calo anche i listini di Spagna e Francia mentre la piazza londinese è chiusa per festività.

I prezzi del greggio sono in netta flessione e i listini asiatici hanno archiviato forti perdite dopo le parole di Trump che si è detto pronto ad aumentare i dazi dal 10% al 25% su prodotti cinesi del valore di 200 miliardi di dollari.

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TOTAL -- che cede il 2,8% -- ha detto di aver raggiunto un accordo vincolante con Occidental per l'acquisizione degli assets di Anadarko in Algeria, Ghana, Mozambico e Sudafrica per una somma di 8,8 miliardi di dollari.

Il settore telecomunicazioni vede la norvegese TELENOR ribadire di essere impegnata in negoziati con il gruppo Axiata per creare una holding di telecomunicazioni. Telenor sale del 3,6%.

THYSSENKRUPP cede quasi il 5% dopo che la compagnia ha detto di intravedere ancora una possibilità di accordo con le autorità antitrust europee in merito ad una joint venture con Tata Steel nonostante il 'Financial times' abbia scritto che Bruxelles sembra intenzionata a bloccare l'intesa.

Nel frattempo, il primo ministro britannico Theresa May nella giornata di ieri ha aumentato le pressioni sul leader del partito laburista Jeremy Corbyn per trovare un accordo sull'uscita del Regno Unito dall'Europa.